Quando l’uomo diventa un dolce (?) tormento
Perchè l’uomo fa male tanto quanto una carbonara mangiata in un attacco di fame a mezzanotte?
Perchè gli uomini creano dipendenza tento quanto le sigarette per un fumatore accanito (forse con qualche unghia e dente giallo in meno)?
gli uomini, eh? Gioie e dolori, croce e delizia… o forse solo croce?
Tutte ci siamo ritrovate ad avere a che fare, almeno una volta nella vita, con un principe azzurro stronzo, che, probabilmente, di azzurro ci avrà fatto vedere solo il colore delle notifiche degli sms quando ci scriveva per dirci “scusami, stasera non ce la faccio a venire… sono troppo stanco”.
E tu eri lì, acconciata è truccata come una drag Queen infoiata ad aspettarlo sotto il portico di casa da già 45 minuti.
Oggi l’esuberante, domani il depresso, dopodomani il mammone, dopodomani ancora lo schizzato.
Pensi che la tua vita sia destinata a ricevere solo casi umani.
E finisci col diventare la psicologa di turno, la psichiatra di turno, la dolce crocerossina… no, ora basta!
Perdi serate sul letto a guardare quel telefono che non squilla, leggendo romanzi strappalacrime, più depressi dei migliori Harmony in commercio, ogni tanto chiudendo gli occhi ed assaporando il giorno in cui finalmente il tuo “caso umano” ti porterà in riva al mare e ti bacerà appassionatamente e… apri gli occhi e guardi di nuovo lo schermo.
E gli imprechi come se non ci fosse domani, spaventando pure quei poveri gattini che hanno la sola colpa di essere la foto di sfondo del cellulare.
Allora provi a colmare le tue carenze nello shopping, ti riempi di gioielli a basso costo, sai che non riceverai mai un fiore ed acquisti una pianta e le dai un nome, magari quello del tuo attore preferito.
E poi ti guardi allo specchio e ti senti davvero ridicola. Ecco. È la situazione-tuoi quando ci si imbatte nel bad boy. Eh già, perché noi lo sognamo il bravo ragazzo, il romantico, quello che ci riempie di fiori, ma, puntualmente, in forti attacchi di demenza, andiamo sempre a cercarci il menefreghista, il cattivello, l’uomo-iceberg.
Come affrontare la relazione con il bad boy?
Sappiamo bene che ci sono due tipi di uomini, quelli interessati e quelli non interessati. Noi ovviamente ci leggiamo a quelli non interessati, e sbattiamo la testa ripetutamente per riuscire ad ottenere il loro amore che, comunque, non otteniamo.
Ma veniamo al punto, anzi, ai punti. Come affrontare la relazione con il bad boy (se non ci si stanca prima)?
1- occhio per occhio: sarà immaturo, ma, se lui non ci scrive perché sa che non riusciremo a resistere senza farlo, sforziamoci a sparire. RE-SIS-TEN-ZA! Se a lui un minimo importa, si preoccuperà del cambiamento repentino, e troverà una scusa per scriverci.
2- “tirarsela” un po’: pur di vederlo siete disposte a dire sempre di sì. “Usciamo stasera anche se tu avevi un impegno?” Sì. “Mi annoio oggi, preferisco stare a casa stasera, ok?” Si. “Esco con i miei amici anche se non ci vediamo da dieci giorni, va bene per te, vero?” Sì.
Cosa siamo noi, la macchina del sì? Siamo donne, non automi. Impariamo a dire più no a lui e più sì al nostro amor proprio.
3- pretendere: non a livello economico, sia chiaro. Pretendete le attenzioni che meritate. E se non lo capisce neanche dopo avergli detto chiaro e tondo di desiderare qualcosa in più, beh, credo sia un caso irrecuperabile.
4- voi prima di tutto: non permettergli mai di mettervi al secondo posto, se non al terzo, quarto…
Soprattutto non permettete a voi stesse di mettervi al secondo piano. Lui potrebbe stancarsi di voi, ma con VoiceOver stesse ci vivrete per sempre!
5- non vi isolate: non permettete che vi faccia isolare da amici, amiche, conoscenti, parenti. Spesso ci si annebbia, o ci si lascia annebbiare, la vista da alcuni pseudo amori. Se è amore vero, lo spazio si deve lasciare a tutto ed a tutti, altrimenti sarebbe prigionia.
Beh, una volta provati questi 5 semplici punti, vedrete che affronterete al meglio la relazione e, forse, aprirete gli occhi su chi avete di fronte.
ENJOY AND LOVE
xoxo