Conoscere e capire la dieta vegana e la dieta vegetariana per vivere uno stile di vita più sano.
Negli ultimi tempi si sente sempre più parlare di vegetariani e vegani e della rispettiva dieta.Un po’ per ragioni etiche un po’ per ragioni salutistiche, sempre più gente decide di provare ad approcciare a queste scelte dietetiche. Vediamo di provare ad analizzare queste scelte di vita cercando di mantenere un punto di vista obiettivo.
Con il termine vegetariano si intende un individuo che ha scelto di abolire del tutto le carni dalla sua dieta, accentando di consumare prodotti di natura animale come latte, uova, formaggi, miele.
Per vegano intendiamo un individuo che oltre a rinunciare alla carne o prodotti simili, rinuncia anche a tutto gli alimenti che provengono da animali, quindi non consumano nemmeno latte, uova e simili. I più temerari tengono anche ad evitare alimenti che in qualche modo hanno a che fare con il mondo animale, ad esempio le caramelle gommose o dolci che contengono colla di pesce.
Proviamo ora ad analizzare alcuni punti criptici.
Sono dell’idea che una dieta vegetariana ben varia, ben bilanciata, possa essere un buon piano nutrizionale. Mi trovo decisamente meno d’accordo con un piano nutrizionale vegano, soprattutto nella nuova moda di far mangiare veg anche i bambini in piena fase evolutiva o i propri animali domestici.
Dieta vegetariana/vegana e vit. B12.
Uno degli aspetti più importanti riguarda la vit. B12. Questa infatti, non viene prodotta dal nostro organismo e la si ritrova e assimila solo da fonti animali. E’ vero che le verdure la contengono, ma la contengono sulla superfice delle foglie, ed essendo una vit. Idrosolubile, basta il lavarle per eliminarla. Quindi va assunta in qualche modo, o consumando prodotti animali o integrandola con gli integratori oggi in commercio.
Quando parlo con i vegetariani mi capita spesso che mi si dica che gli esami sono perfettamente nella norma. Questo perché il nostro organismo ha delle riserve di vit. B12, quindi, prima che si instauri una carenza passerà del tempo.
La vit. B12 è importantissima per il nostro organismo. È coinvolta in molteplici funzioni. Interviene nella trasformazione biochimica dell’omocisteina in metionina. Se questa reazione non avviene si viene a bloccare un processo molto importante definito metilazione. Questo processo è utile per stabilizzare DNA e RNA e quindi di conseguenza è utile alla sintesi proteica.
Una carenza di B12, insieme ai folati, è anche causa di una forma di anemia, l’anemia megaloblastica.
Vi sono diversi studi che correlano, inoltre, alti livelli di omocisteina ad un aumentato rischio cardiovascolare.
Fitati e microelementi
Un consumo eccessivo di frutta, verdura, legumi, cereali può portare a dei svantaggi. Infatti con questi alimenti si introducono fitati e fibra ( in quantità normali indispensabile), che ostacolano l’assorbimento di alcuni elementi nutrizionali indispensabili. Tra questi si ricordano zinco, ferro e calcio, indispensabili a molti meccanismi che avvengono nel nostro organismo.
Proteine e aminoacidi limitanti
Andiamo a toccare un altro tasto, le proteine. Le proteine sono i “mattoni” del nostro organismo. Le ritroviamo ovunque. Fanno parte dei tessuti, del sistema immunitario, sono enzimi, ormoni. Per formare le proteine il nostro organismo utilizza dei mattoncini più piccoli, gli aminoacidi.
Sono 20 quelli di interesse e di questi ben 8 sono essenziali, questo vuol dire che il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli e che ha bisogno di assimilarli dagli alimenti. Tra gli alimenti, quelli completi di tutti gli aminoacidi sono quelli di origine animale.
Le proteine di origine animale sono considerate ad alto valore biologico perché contengono tutti gli aminoacidi nelle giuste concentrazioni per essere metabolizzate dal nostro organismo ed essere usate.
Le proteine di natura vegetale sono invece considerate di medio/basso valore biologico in quanto contengono sempre l’aminoacido limitante, vale a dire un aminoacido che per concentrazione limita l’uso degli altri da parte del nostro organismo nella formazione delle proteine.
Per ovviare a questa problematica si tende ad associare vegetali con aminoacidi limitanti differenti, in modo da compensarli. Un esempio è la pasta con i fagioli, in cui il grano presenta come aminoacidi limitanti la lisina e la treonina che sono compensate dai legumi.
Dieta vegetariana/vegana e cancro
Per quel che riguarda le malattie neoplastiche, studi rivelano che un’alimentazione vegetariana abbassa il rischio di malattia neoplastica del colon-retto ma che non vi sono evidenze riguardo a modificazioni del rischio per quel che riguarda altre neoplasie.
Inoltre è anche vero che il rischio, per chi consuma carni, è aumentato se l’individuo fa abuso di tali prodotti. Inoltre è anche vero che la sola alimentazione vegetariana/vegana non basta a proteggersi dal rischio di tumore ( che si ricorda essere una patologia multifattoriale).