Addio, parola di vetro.
I poeti sono vasi di Murano,
bellissimi da vedere ma delicati nel fiato.
Qualcuno ti ha tolto il respiro,
qualcuno ti ha toccato il cuore.
(Alda Merini)
Murano è una serie di piccole isole collegate da ponti localizzata a nord di Venezia; centro è nota in tutto il mondo per la plurisecolare attività artigianale che produce il vetro di Murano.
Tale attività infatti è presente dal 1291,quando le fornaci e gli artigiani vi si trasferirono per sfuggire ai pericoli di incendio causati dai forni dei laboratori,a volte particolarmente gravi perché all’epoca le costruzioni erano principalmente in legno.
E proprio al vetro e alla sua lavorazione che Murano deve la sua ricchezza.
Riconosciuto stato autonomo sotto Napoleone, nei secoli XV e XVI divenne il principale centro vetrario in Europa.
Alla scoperta di Murano : il museo del Vetro
“In quest’isola lagunare scorre il DNA del vetro. Questa è la vera e unica differenza che renderà sempre speciale il vetro di Murano, non per scelta ma per definizione”.
Il museo fu fondato nel 1861 dall’abate Vincenzo Zanetti.
Nasce come progetto per l’istituzione di un archivio per riunire le testimonianze della storia dell’isola, ma rapidamente evolve nella sua forma museale.
Nel 1862 viene anche collegato a una scuola che permetteva ai vetrai di studiare i disegni e i modelli dei vetri contenuti nel museo.
Nel 1923, con l’annessione di Murano al Comune di Venezia, il Museo del vetro viene incluso nei Musei civici veneziani.
La lavorazione del vetro
Il vetro di Murano è uno dei più preziosi vetri che vengono realizzati in Italia.
Esistono diverse tecniche con le quali i mastri vetrai producono i loro preziosissimi oggetti, a seconda del tipo di vetro devono realizzare.
La più famosa è senza dubbio quella del vetro soffiato.
Si tratta di una tecnica di alto livello, con la quale il vetro viene modellato a caldo e, tramite delle filigrane, si crea il famoso e tanto apprezzato effetto merletto all’interno del vetro stesso.
Metodica della scultura
Partendo sempre dal magma infuocato ed aiutandosi soltanto con un paio di pinze, il mastro vetraio comincia a punzecchiare la massa apparentemente in modo casuale.
Tuttavia è il raffreddamento poi che rivela sorprese spettacolari: una vera e propria scultura.
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