I numeri del turismo religioso.

Un fenomeno così variegato come il turismo religioso è difficile da misurare, sia perchè è un fenomeno che può facilmente inserirsi in alcun tipo di vacanza, anche fatta per svago, senza primarie motivazioni teologiche, sia perchè, appunto, con l’avvento del fenomeno dell’escursionismo anche in questo settore, è difficile effettuare una stima precisa. Per quanto riguarda i dati chiari, è possibile individuare un 44% degli utenti che si affida ad un tour operator o ad agenzie di viaggi, mentre il 32,7% preferisce viaggiare con il proprio partner. Poi amici, famiglia ed in solitaria.

Questa è la stima dell’Organizzazione mondiale del turismo, diffusa anche dall’Isnart, l’istituto nazionale rierche turistiche. Dal 2008 fino a data odierna, le cifre non si sono spostate di molto, infatti si parla ancora di quasi 330 milioni di visitatori (di cui 40 milioni solo in Italia). Durante il periodo del duplice evento della canonizzazione di Giovanni Paolo II e quella di Giovanni XXIII, si è cercato di effettuare nuovamente una stima veritiera, riuscendo ad individuare in Roma, la Capitale del Cattolicesimo, circa 7 milioni di presenze annuali, il quale rappresenta l’1,5% dei flussi turistici presenti in Italia, ed è un flusso variegato anche per quanto riguarda le fasce d’età (non riguarda più unicamente gli anziani).

Secondo l’Isnart, per quanto riguarda l’italia, la clientela straniera delle presenze costituisce il 60% circa del segmento: quindi si divide tra il 45,3% che proviene dall’Europa, ed il 14,9% che proviene dai paesi extracomunitari. Secondo i dati, il 41,4% ha un’età compresa tra 30 ed i 50 anni, il 44,4% si affida per l’organizzazione del viaggio al circuito dell’intermediazione, quindi interpellando e facendo oraganizzare lo stesso da tour operator ed agenzie di viaggi.Queste statistiche hanno permesso di comprendere anche come il pellegrinaggio ed il turismo religioso si siano evoluti nel corso della storia e che l’attuale crescita sproporzionata della domanda di viaggi di fede possano giustificare anche il crescente interesse degli studiosi di marketing e di economia, per questo specifico settore turistico. Quindi anche la ricerca universitaria si attiva, muovendosi verso un interesse per la materia, partendo dalla conoscenza del passato, per comprenderne ed interpretarne le evoluzioni, facendo riferimento anche ai maggiori esponenti delle agenzie di turismo religioso (per quanto riguarda l’Italia). Obiettivo primario diviene adesso il creare una sintesi articolata ed approfondita, che possa distinguere la dimensione sacra e profana del fenomeno turistico, mettendo in evidenza le finalità di evangelizzaizone e di aggregazione ecclesiale, ma soprattutto puntando sulle motivazioni che spingono il turista ad effettuare questa tipologia di viaggio, comprendendo, inoltre, come rendere ancora di più questo settore turistico una delle componenti economiche ed aziendalistiche più forti ed incisive.

 

 

 

Per saperne di più:

  • COSTA N., (1995°). Il turismo religioso: definizioni e caratteristiche, in Annali Italiani del Turismo Internazionale, vol. 1:2
  • NOCIFORA E. (2010), turismo religioso e pellegrinaggio. Il caso romano, in ROTUR: Revista de Ocio y Turismo, 2010
  • WORLD TRADE REPORT 2012, trade and public policies: a closer look at non-tariff measures in 21st century, in World Ttrade Organization.

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