La Madama Butterfly al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Conferenza sull’opera più tormentata del Puccini. Dal fallimento alla fama perpetua.
Si è tenuta oggi a Brindisi presso la Sala Conferenze del complesso ex Scuole Pie, l’incontro sull’opera di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che sarà rappresentata domenica 7 maggio alle ore 18.00 presso il Nuovo Teatro Verdi.
Questa guida all’opera è il secondo appuntamento delle “opere Puglia”. Il primo ha riguardato lo studio della Traviata di Giuseppe Verdi, andato poi in scena l’11 aprile 2017, sempre presso il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi.
All’incontro sono intervenuti Renato Rubino (giornalista) in qualità di moderatore, Carmelo Grassi (Presidente del Teatro Pubblico Pugliese), Giandomenico Vaccari (Direttore artistico “Opera in Puglia”), Corrado de Bernart (docente del conservatorio “Tito Schipa” di Lecce).
La conferenza nasce dal desiderio di promuovere l’opera e di diffondere la conoscenza di tutto ciò che è avvenuto nel corso degli anni e che l’ha resa immortale. Sicuramente l’intento di “Opera in Puglia” è quello di diffondere a 360° la cultura, sia a livello teatrale e letterario, ma anche per quanto riguarda l’attrattività territoriale.
Difatti, la scelta di rappresentare queste opere nella bellissima Brindisi, permetterá al pubblico anche di conoscere la città dal punto di vista anche architettonico e museale, di cui essa è ricca.
La figura di Giacomo Puccini.
La vita del compositore non è stata mai realmente apprezzata. In relazione al suo periodo di attività, dal 1858 al 1924, si può notare che nell’arco di tempo tra il 1900 ed il 1904, è avvenuta la maggiore diffusione delle sue opere nei teatri di tutto il mondo.
Tra le sue opere possiamo ricordare “le Villi”, del 1884, che può rappresentare praticamente il suo esordio teatrale, rappresentata al Teatro del Verme di Milano.
Nel 1886 invece c’è la Bohème, rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino e diretta da Arturo Toscanini.
La Madama Butterfly.
L’opera merita un capitolo a parte, proprio in virtù della sua storia teatrale molto particolare, ma soprattutto turbolenta. L’opera è in tre atti e si basa su un libretto di Giacosa ed Illica (ricordiamo il trio Puccini-Giacosa-Illica), ed ebbe la sua prima rappresentazione nel 1904 al Teatro alla Scala di Milano.
Puccini era convinto del proprio capolavoro, e scelse proprio la Scala per la Prima, sicuro del successo che avrebbe riscosso. Purtroppo l’opera si risolse in un fiasco, assolutamente inaspettato visto il grande successo delle sue precedenti opere.
Il nocciolo della storia è praticamente basato sul dramma di Madame Butterfly, una geisha, sedotta, abbandonata e suicida. L’opera coinvolge lo spettatore nelle musiche, negli usi e nei costumi del Giappone. Per poter far questo al meglio, Puccini chiese l’ausilio a Sada Yakko, una attrice molto famosa, ed alla moglie dell’ambasciatore giapponese in Italia.
Infatti il compositore non permise all’insuccesso della prima (insuccesso che si pensava potesse dipendere anche dalla sua scelta di dividere l’opera in due atti) di scoraggiarlo. E revisionò l’opera, eliminando alcuni dettagli trascurabili, sistemando e modificando alcune scelte e, soprattutto, dividendo l’opera in tre atti anzichè due.
E questo ha aiutato Giacomo Puccini a consacrare l’opera come uno dei più grandi successi teatrali del tempo, ed ancora oggi uno dei drammi più rappresentati.