“A Chronicle of the Wars Following the Death of King Robert the First”
Per me ha ragione Sam, per un libro, questo titolo è proprio brutto (che forse Game of Thrones è meglio?!) Ma veniamo al dunque. Forse, finalmente, una gioia per Jorah. Ricordate? Jorah ha contratto il morbo grigio e la sua vita oramai è segnata. O così pare, fino a quando Sammy non decide di provare a curarlo.
Una reale cura non esiste e lo stesso Arcimaestro lo dice chiaro e tondo. Lo stadio avanzato che presenta Jorah va oltre le loro conoscenze. Già, ma non è del tutto vero. Diciamo che un tentativo di cura esiste, ma è proibito. E in questo Sam dimostra di aver coraggio. Sfidando le ire dei Maestri della Cittadella, decide di provare a curare Jorah (E.R. Sam in prima linea). Quest’ ultimo soffrirà le pene dell’inferno durante l’operazione attuata da Sam, ma sono fiduciosa che guarirà e spero di rivederlo a fianco di Daenerys.
A Grande Inverno giungono due piccioni viaggiatori corvi: uno da parte di Tyrion e uno da parte di Sam. E se quindi in un primo momento Jonnino Bello a Dragonstone non pensava di andarci, il messaggio di Sam lo persuade del contrario. In questa puntata, le scene a Winterfell le ho molto apprezzate. Sono bellini i due fratellastri che si preoccupano l’uno dell’altra. Sansa, insieme ai Lord del Nord, cerca di trattenere Jon al Nord, supponendo che l’invito Targaryen sia una trappola. E Lyanna Mormont, per me, merita l’ennesima menzione d’onore. Non metterei mai in dubbio la sua fedeltà al casato degli Stark.