“In una notte come questa, sei venuta al mondo.”
Una tempesta apre questa seconda puntata della settima stagione di Game Of Thrones. Ritorniamo dove eravamo rimasti: a Roccia del Drago con Daenerys, in riunione con Tyrion e Varys. Dalle parole, adesso bisogna passare ai fatti. In questa sequenza, ha luogo uno dei dialogi più belli della serie (a parer mio). La Distruttrice di Catene riesce tranquillamente a tener testa ad uno come Varys, una delle menti più brillanti dei Sette Regni.
Varys, nonostante la sua arguzia e l’arte oratoria, viene messo alle strette dalla Madre dei Draghi. E qui, secondo me, viene meno la pesante maschera criptica di Varys, per dare spazio ad un discorso senza giri di parole.
In questo frangente emerge, molto più che in altri momenti, la determinazione di Daenerys alla conquista del trono. Dimostra inoltre, a mio avviso, quanto stia imparando dai suoi consiglieri. Non è più la ragazzina delle prime stagioni e per come il suo personaggio si è evoluto, è fra i meritevoli del Trono di Spade. Non dovrebbe però fregiarsi prematuramente del titolo di Regina.
Questa bellissima riunione viene interrotta dall’arrivo di quella grandissima zoccola Melisandre e per un attimo il cuore perde un battito. Vorrà mica tradire Jon? Ni. Non è un vero e proprio tradimento, ma nemmeno il suo è un comportamento corretto. Dopo tutte le belle parole e le sviolinate verso The King In The North, eccola a far lo stesso con Daenerys. Ok è vero, le dice di Jon. Ma non è corretto lo stesso. E mo ci sta Dany tutta gasata per la profezia (ora Jon è il Principe e lei la Principessa) e seguendo il consiglio di Tyrion, lo fa convocare.
Tyrion. Per me è un grande e non metto in dubbio la sua lealtà nei confronti di Daenerys. Lo si vede disposto a sacrificare persino Castel Granito, pur di vedere Dany sul trono.
“A Chronicle of the Wars Following the Death of King Robert the First”
Per me ha ragione Sam, per un libro, questo titolo è proprio brutto (che forse Game of Thrones è meglio?!) Ma veniamo al dunque. Forse, finalmente, una gioia per Jorah. Ricordate? Jorah ha contratto il morbo grigio e la sua vita oramai è segnata. O così pare, fino a quando Sammy non decide di provare a curarlo.
Una reale cura non esiste e lo stesso Arcimaestro lo dice chiaro e tondo. Lo stadio avanzato che presenta Jorah va oltre le loro conoscenze. Già, ma non è del tutto vero. Diciamo che un tentativo di cura esiste, ma è proibito. E in questo Sam dimostra di aver coraggio. Sfidando le ire dei Maestri della Cittadella, decide di provare a curare Jorah (E.R. Sam in prima linea). Quest’ ultimo soffrirà le pene dell’inferno durante l’operazione attuata da Sam, ma sono fiduciosa che guarirà e spero di rivederlo a fianco di Daenerys.
A Grande Inverno giungono due piccioni viaggiatori corvi: uno da parte di Tyrion e uno da parte di Sam. E se quindi in un primo momento Jonnino Bello a Dragonstone non pensava di andarci, il messaggio di Sam lo persuade del contrario. In questa puntata, le scene a Winterfell le ho molto apprezzate. Sono bellini i due fratellastri che si preoccupano l’uno dell’altra. Sansa, insieme ai Lord del Nord, cerca di trattenere Jon al Nord, supponendo che l’invito Targaryen sia una trappola. E Lyanna Mormont, per me, merita l’ennesima menzione d’onore. Non metterei mai in dubbio la sua fedeltà al casato degli Stark.
Partenze, ritorni e il richiamo della foresta
Ma Jon ha una sorpresa per Sansa. Lui parte e lascia il Nord nelle sue mani. Così questo cambio della guardia, crea l’occasione per dare a Sansa un piccolo assaggio di potere. Era ora che le venisse data un’occasione. Sperando che continui a tener al suo posto Ditocorto , il quale, possiamo star sicuri, cercherà di approffitare dell’assenza del King In The North.
Ma quel viscido individuo di Petyr dovrà stare accorto se vuol raggiungere i suoi , non ancora ben chiari, scopi. Jon non sarà uno Stark di sangue, ma è stato allevato da Ned e nel suo modo di fare Jon dimostra di esserne il degno “figlio”. Non so se lui è il Re che i Sette Regni meritano, ma il suo è un personaggio, che più di altri si è andato evolvendo nel corso delle stagioni e spero ci riservi ancora delle sorprese.
Un po’ più a sud, Arya viene a sapere che a casa sua non ci sono più i Bolton e decide di rientrare a Winterfell (non vedo l’ora che riveda sua sorella). Sulla strada del ritorno assistiamo all’incontro fra Arya e Nymeria, che però non è andato come molti si aspettavano. Non tornano insieme, ma continuano su strade separate. Qualcuno suppone che Nymeria non abbia riconosciuto la ragazza, ma io sono di parere contrario.
Se è vero che il legame fra uno Stark e il suo metalupo è indissolubile, è anche vero che entrambe sono profondamente cambiate. Entrambe sono legate dal fatto di essere divenute due spiriti liberi. Nymeria ha trovato il suo posto come capo branco, Arya deve ancora trovare il suo.
Pirati di Westeros
La puntata si conclude con una spettacolare battaglia navale fra Yara ed Euron. Un’entrata in scena degna di un villain come Euron, che certo lascia senza parole (Euron best villain). L’espressione attonita di Yara e Theon fa capire quanto Euron sia pericoloso.
Anche se mi lascia ancora perplessa la velocità con cui il folle zio ritrovi i suoi nipoti. Sarà il richiamo del sangue. Insieme a Yara e Theon viaggiano le Serpi delle Sabbie, che non proprio simpatiche ma utili si. Purtroppo, o per fortuna, alla fine della scaramuccia fra Euron e nipoti Obara e Nymeria verranno uccise, mentre Ellaria e Tyene verranno fatte prigioniere.
Questo è, con ogni probabilità, il regalo che Euron ha promesso alla Regina Lannister. Una madre e una figlia, richiamando il legame fra Cersei e sua figlia Myrcella. Possiamo solo immaginare il destino che le attende, ora che sono nelle mani di una maestra di tortura, vendetta e crudeltà. Inoltre il lato Lannister, grazie a Euron ha guadagnato la distruzione della flotta al servizio di Daenerys Targarien (brutto colpo per il drago biondo) e grazie a Jaime, l’alleanza con Randyll Tarly (padre di Sam).
Due parole su Theon. Sto ragazzo mi sembra a tratti totalmente annientato dal punto di vista psicologico, a tratti un furbo silenzioso. Il fatto che scappi può essere interpretato come segno di vigliaccheria, ma non dimentichiamo ciò che ha fatto per Sansa. Dunque può darsi che il giovane Greyjoy abbia fatto una mossa saggia e che abbia in mente qualcosa per salvare la sorella. Staremo a vedere.
Spero vi siate goduti questo episodio e vi lascio con il promo della prossima puntata: Game of Thrones – The Queen’s Justice.