Rimini, 29 luglio 2017: lungo la riviera romagnola un tripudio di musica e colori per combattere a favore dei diritti LGBT. Un corteo che ha attraversato le strade della città per rivendicare quel che si è senza dovere subire pregiudizi o violenze.
Secondo gli organizzatori dell’evento, realizzato grazie al patrocinio di Rimini e dei comuni vicini, erano più di 20 mila le persone che hanno preso parte all’evento. Lesbiche, Gay, transessuali e le loro famiglie si sono uniti per vivere insieme questa festa ed affrontare con il sorriso le discriminazioni e le mancanze dei diritti verso queste comunità.
Sono stati allestiti sei carri dai quali partiva la musica. I partecipanti ballavano, camminavano stringendosi per mano o esibivano striscioni. Alcuni erano in bikini, altri vestiti con abiti punk e con al collo la ghirlanda color arcobaleno, simbolo ormai della lotta LGBT. A nessuno importava davvero cosa indossasse. C’era chi, persino ha sfilato vestito da personaggio di “Star wars”.
L’importante era essere insieme, nonostante le diversità culturali, religiose, tutti uniti dalla voglia di “rivendicare gioiosamente la propria diversità”.
Il corteo è partito alle 19:30 dal piazzale Croce estendendosi per circa due km fino al piazzale Fellini. Sono stati organizzati dj set ed eventi per rendere ancora più coinvolgente la manifestazione sempre ricordandone il motivo scatenante: l’orgoglio gay. L’orgoglio di non essere “diversi” dagli altri. Difendere la propria identità contro l’omofobia considerata un “peccato”, un essere “contronatura”.
Infatti sabato mattina si è anche svolta una “processione di riparazione” da parte di esponenti che considerano le comunità LGBT un’offesa a Dio. Nonostante questo, l’evento pomeridiano si è svolto senza problemi, trovando ampio consenso anche da parte dei politici che hanno offerto il loro sostegno.
“Summer of love, Summer of Pride”
Niente di più azzeccato come titolo della manifestazione che ricorda quella svoltasi 50anni prima a San Francisco. Questo dimostra come i Pride siano ancora necessari in una società che non concede a tutti gli stessi diritti.
“Le migliori rivoluzioni sono quelle che si fanno con allegria” recita il manifesto dell’evento riminese. Quel che si vuole trasmettere, è un messaggio di accoglienza e speranza, un inno alla libertà.
“Il Summer Pride non ha un manifesto politico ma uno poetico per aiutare le persone a stare bene” (Marco tonti- presidente del Rimini Summer Pride e del Comitato provinciale Arcigay “Alan Turing”).