20 anni dalla sua morte: tra misteri e verità
Lady Diana : una principessa mai dimenticata dal popolo inglese.
20 anni fa nel tunnel di Parigi, il Passaggio de l’Almà, morì la Principessa Diana del Galles.
Un incidente d’auto che ha colpito il cuore di una nazione.
La regina Elisabetta ,chiusa in lutto nel Castello di Balmoral in Scozia in un compito a lei insolito, nonna dei due figli della defunta principessa.
La folla fuori Buckingham Palace a depositare fiori lungo la cancellata aspettando il rientro della Royal Family.
Rientro annunciato in seguito da un discorso in mondovisione in cui si può leggere il dolore di una donna.
https://www.youtube.com/watch?v=heLTBaLGNQs
“Come vostra regina ed anche come nonna..ve lo dico con il cuore”
Ed ecco la monarchia inglese rivelarsi quel che è: una normale famiglia solo con più responsabilità.
La domanda che in questi 20 anni rimane (forse) ancora senza risposta riguarda il colpevole ed il movente.
Quasi come sport, divertimento, i complottisti ed i pettegolezzi da salotto colpiscono inutilmente la Royal Family per chissà quale motivo infondato.
Per la precisione un 90enne, il cui unico crimine è quello di essere marito della regina, padre del principe Carlo e nonno del futuro re d’Inghilterra.
Una Royal Family che aveva l’unico desiderio di poter commemorare e piangere in silenzio e intimità la propria Principessa.
Una Principessa, ma prima di tutto una moglie e una mamma affettuosa ed attenta.
Questo era Lady Diana.
Una recente inchiesta indipendente però sembrerebbe far luce non tanto sul movente, quanto sul vero colpevole di questo atto deprecabile.
Il suo nome? Mohammed el Fajed, capo dei complottisti contro-monarchia.
Nel loro libro intitolato “ “Chi ha ucciso Lady D?”,infatti, i due giornalisti Jean-Michel Caradec’h e Bruno Muron, fanno una dichiarazione alquanto shockante.
La macchina usata da Lady Diana e dal suo compagno Dodi al Fajed non avrebbe dovuto circolare nelle condizioni in cui si trovava.
Infatti era un’auto rubata mesi prima: un rottame riparato superficialmente ed affittato a Mohammed el Fajed.
Quel Mohammed el Fajed proprietario del Ritz, dove Dodi e Diana trascorsero le ore prima di quella fuga finita in tragedia.
Quel Mohammed el Fajed che licenziò l’unico a conoscenza del pericolo di quella macchina.
Superato un certo limite di velocità (quello con cui l’auto andò verso il pilastro mortale) non sarebbe stata più gestibile su strada.
E l’autista venne accusato per di più di essere ubriaco al momento dell’incidente.
Affrontare le sue responsabilità ed ammettere il suo grave errore? No, troppo astuto.
Perchè accusare la monarchia?
Meglio accusare gli altri di qualcosa che egli ha commesso o ha facilitato senza gli accertamenti che andavano fatti soprattutto quando sei responsabile non solo di un hotel come il Ritz di Place Vendome a Parigi.