Cosa è l’essenza di un uomo? Tra filosofia e spiritualità.
La risposta alla domanda fondamentale di ogni uomo: “chi sono io?”
Secondo una visione aristotelica, l’essenza indica le determinazioni di una “cosa” che ne costituiscono la natura e che a livello psicologico corrispondono a come ogni uomo vede la realtà tramite la propria mente. In sostanza corrisponde all’immagine che l’uomo ha del mondo.
L’uomo, nel corso della propria vita, sviluppa due importantissime relazioni: quella con sé stesso e quella con gli altri e con il mondo intero con la quale si interfaccia. In base alla tipologia di queste relazioni ed al livello qualitativo delle stesse, si viene a formare anche la qualità dell’essere umano in questione.
Si può far corrispondere proprio questa relazione dell’uomo con il mondo al concetto di evoluzione della specie, poichè la qualità delle relazioni ha influito nel corso della storia, sulla qualità della vita umana, portando ad una sostanziale diferenziazione con gli animali. Infatti, a livello intellettivo, l’uomo impiega gran parte delle sue energie nel giusto funzionamento delle proprie funzioni intellettive, al contrario degli animali che, nonostante possano a volte avere una massa cerebrale molto superiore a quella umana, non hanno però subito lo stesso processo evolutivo dal momento che impiegano un minore quantitativo di energia.
Questa differenza sostanziale, porta alla luce il concetto di “mente” che per l’uomo rappresentano il momento in cui avviene la formazione del pensiero. La mente umana è un dispositivo in continua evoluzione, dinamico, sempre pronto a ricevere ed a dare qualcosa. Percezioni, intuizioni, memoria, sono ciò che costituiscono l’intelligenza, che permettono ad ogni essere umano di “andare oltre”. Superare i propri limiti. Questo è l’obiettivo.
Quindi quando si parla di “essenza” di un uomo, non si parla solo di ciò che concerne il suo cervello ed il concetto di intelligenza, ma si entra in qualcosa di più profondo, cioè le interazioni che egli ha quotidianamente, che gli permettono di formare la propria personalità, appunto, il proprio essere.
Spesso questo concetto si determina come profondamente astratto, ma, in correlazione al concetto di uomo come essere fatto di carne, ossa e sentimenti, acquista una grande importanza. Spesso il dubbio nasce sull’appartenenza dell’essenza umana, distinguendola dall’essere umano fisico che viene ricondotto alla presenza dell’uomo sul pianeta Terra, a differenza dell’essenza che viene ritenuto vertice di ogni astrazione ed appartenente a tutto l’universo.
E’impossibile individuare l’essenza umana in una azione o in un comportamento specifico perchè è qualcosa di dato, di certo ma di invisibile. Proprio per questo è impossibile descriverla in maniera univoca, poichè si andrebbe a cadere nell’inesattezza. Sarebbe invece opportuno comprendere e studiare una definizione del concetto che possa essere valida sia per la terra, che per l’universo, dal momento che, si definisce umano, ciò che è libero, libero di esserlo, indipendentemente da luoghi, circostanze.