Quando i migranti eravamo noi
Ellis Island: la “nostra” Lampedusa?
Lampedusa: da molti anni considerata “l’isola felice” di tutti quei profughi che scappano da miseria, povertà ed ora anche la guerra.
Recentemente però l’isola del Mediterraneo non così lontana dalle coste italiane, ma neanche da quelle africane,ha detto “Basta”.
Ma noi italiani, davanti a questo “rigetto” nell’accogliere questi popoli, pensiamo mai che a suo tempo, anche noi siamo stati come loro?
Noi di THE WEB COFFEE, con il nostro Federico Rosselli, vi vogliamo ricordare la storia di Ellis Island.
Una Lampedusa tra il 1892 e il 1954 per molti europei, italiani compresi.
Siamo a New York sull’Isola Ellis.
Immaginiamo l’arrivo, dall’Hudson, di navi cariche di persone. Uomini donne e bambini che scappano dalla miseria. Persone che venivano salutate da Lady Liberty sull’isola omonima.
Un braccio alzato per reggere una torcia, simbolo della speranza di un mondo migliore.
Arrivarono qui in America attratti dai sogni, desideri e progetti nel paese della libertà.
Ellis Island era la porta d’ingresso a questo mondo di possibilità.
Una porta che però doveva rappresentare la sicurezza sia per gli immigrati che per gli stessi americani.
Vi fu una struttura ospedaliera per poter fornire cure ed assistenza a coloro che erano affetti da malattie, anche attraverso quarantene e solo chi era sano era immesso immediatamente nel nuovo paese.
Molti bambini, giovani arrivarono in America per cercare i parenti, i genitori o semplicemente un futuro che il paese da dove provenivano non offriva.
Passano epoche ma la storia si ripete, se pure con altra location, non più l’America d’inizio ‘900 ma Lampedusa e la Sicilia moderna dove arrivano molti nordafricani in cerca di salvezza da malattie, guerre e povertà.
(continua nella pagina seguente…con una riflessione)
Ellis Island e Lampedusa: quando gli immigrati eravamo noi
Lampedusa deve divenire Ellis Island con quel suo spirito d’accoglienza ma anche di sicurezza per rifugiati ed italiani e magari come scuola insegnando loro l’Italiano.
Lampedusa deve divenire la casa di quei piccoli non accompagnati.
Proprio di fronte a Liberty Island stavano le Torri Gemelle, distrutte dalla filosofia dell’odio 16 anni fa.
E solo una giusta accoglienza è la risposta a questo terrore illogico.
SITOGRAFIA:
LETTURE INTERESSANTI:
articolo di Federico Rosselli e Martina Lumetti