Storie d’indipendenza e libertà: Catalogna
Il primo risale agli anni Venti, ma fallì miseramente con l’ascesa del dittatore spagnolo Miguel Primo de Rivera.
Durante la guerra civile, la Catalogna sostenne fino allo sfinimento le forze repubblicane, per paura di un altro regime totalitario.
La sconfitta fu pesantissima, con un danno economico e sociale.
Gli anni 2000 rividero la rinascita di un movimento indipendentista,tanto che uno dei partiti a favore del distacco nel 2014 raggiunse ampi consensi.
Nel novembre dello stesso anno si è tenuta una “consultazione non referendaria” sull’indipendenza della Catalogna.
A tale consultazione, patrocinata dal governo comunitario catalano, non è stata riconosciuta alcuna validità dal governo centrale spagnolo, forte della Costituzione del 1978 che ribadisce l’unità ed indivisibilità della Spagna.
Il risultato della consultazione è stato di netta affermazione dell’opzione indipendentista (con l’80% dei voti a favore), ma fortemente viziato da una partecipazione al voto inferiore al 35%.
Ma la Catalogna non si arrende.
Domenica 1° ottobre si terrà un nuovo referendum per l’ indipendenza.
Un referendum non approvato e che anzi sarà “ostacolato” dal governo centrale, che invierà 10000 soldati.
“Negando l’identità’ nazionale catalana” lo Stato spagnolo si conferma “una prigione per i popoli” queste le parole di Euskadi Ta Askatasuna (Eta), l’organizzazione dei separatisti baschi.
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