SMS solidali: AAA cercasi soldi
Una denuncia che immediatamente fa “rizzare le antenne” a chi quei soldi dovrebbe gestirli appunto per indirizzarli nella giusta direzione.
La risposta della Protezione civile e la commissaria alla ricostruzione Paola De Micheli non si fa di certo attendere:
“I soldi degli SMS – 33 milioni donati in sei mesi, in tre tornate, con un’offerta di 2 euro a ogni messaggino inviato al numero solidale 45500 – non sono spariti”.
E precisiamo non si sta parlando di una cifretta da niente, ma di 33 milioni.
Soldi che a quelle popolazioni risultano fondamentali per riprendersi ciò che la natura con la sua forza devastante ha tolto per sempre.
Ed ecco che si passa da “soldi spariti” a “cattiva gestione delle donazioni”: in qualsiasi prospettiva si guardi tutta questa vicenda,il “GRANDE GAP DELLA SOLIDARIETÀ’” rimane.
I soldi degli sms solidali non sono arrivati ad Amatrice, Accumoli e agli altri comuni devastati dal terremoto.
Quindi se non sono spariti, per cosa sono stati raccolti e (forse) utilizzati?
Una domanda a cui il procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, con l’apertura di “un fascicolo a modello 45, speriamo possa dare una risposta.
Capire dove sono stati investiti,o dove hanno intenzione di essere investiti quei soldi.
Una domanda che, dopo questo caso, credo la gente generosa che spesso ha donato tramite questi sms si farà. E non solo per queste catastrofi naturali.
Auguriamoci che la nostra fama di essere “un popolo generoso e dal cuore grande” non venga infangata dai ritardi, e dai gap della gestione dei soldi da parte di enti ed istituzioni.