La legge dei “volti scoperti” , tra consensi e polemiche
Mai più coi burqa.
D’ora in poi in Austria si dovrà agire sempre a volto scoperto.
Questa volta però non è un modo di dire.
Oggi è entrata in vigore la nuova legge anti burqa, il celebre velo integrale che copre il corpo,ma soprattutto il volto di molte donne di religione islamica.
Decisione per motivi di sicurezza o un adeguamento ad una propaganda sempre più di destra, sempre più nazionalista e anti-migranti?
Negli ultimi mesi, diversi paesi europei hanno posto un muro al sempre più ingente aumento dei migranti in arrivo in Europa.
Si opta sempre più per “modus operandi” più nazionalisti, e per alcuni aspetti, decisamente xenofobi.
Tra le recenti “new entry” vi è anche l’Austria, con la formazione di nuovi movimenti politici, tra i quali “la grande coalizione” di popolari e socialdemocratici (sarà però il voto del 15 ottobre a decidere).
Movimenti altamente di destra e nazionalisti, contrari al flusso eccessivo di migranti, al punto di minacciare l’Europa di imporre più controlli alla frontiera del Brennero tra Austria ed Italia, ricorrendo anche a carri armati e soldati.
E proprio per “allontanare” da questo pensiero ed evitare ricorsi e lamentele alla neo-legge, il ministero dell’Interno ha adottato un modo alquanto originale.
Distribuire locandine in tutto il paese.
Locandine che limitano l’utilizzo anche di altri mezzi usati per il coprire il viso rendendolo poco identificabile.
Tra questi mascherine da chirurgo (ovviamente se non sono strettamente necessarie, come nel caso di epidemie), trucchi da pagliaccio o sciarpa arrotolata fino agli occhi.
Consentita,ovviamente, solo “se fa freddo”.(continua nella pagina seguente)
Austria: mai più con i burqa
Al contrario, sono consentiti cappelli stile cowboy o i cosiddetti “hijab”, ossia quel velo usato dalle donne islamiche, che a differenza del burqa lascia scoperto il viso e copre solo i capelli e parte della schiena.
Locandine dall’aspetto simpatico e comico,certo, ma le polemiche in merito a tale legge si sono comunque scatenate.
In primis, da parte della stessa comunità islamica, che vede tale legge irrispettosa nei confronti della loro cultura e delle loro tradizioni.
Tuttavia il popolo austriaco ha deciso di protestare contro questa legge in modo altrettanto comico, indossando sciarpe, cappelli di lana, veli, burqa e maschere, come quella da cavallo o da maiale.
C’E’ CHI DICE NO: PRESIDENTE AUSTRIACO “PORTA IL BURQA”
Di tutt’altro parere il presidente austriaco.
Anziché essere le donne musulmane a togliere il velo, dovrebbero essere le donne ad indossare il velo islamico in solidarietà alla minoranza musulmana.
“Non sono solamente le donne musulmane che indossano un foulard, tutte le donne possono indossarne uno, dunque se questa islamofobia continua, arriverà il giorno in cui dovremo chiedere a tutte le donne di indossarne uno in solidarietà nei confronti di chi lo indossa per ragioni religiose”
Una legge, quella dei burqa vietati, formulata in molto generico anche per motivi legali.
Se fosse limitata esplicitamente al burqa, rischierebbe di incorrere nella censura dei tribunali.
Questo in quanto lederebbe la libertà di espressione religiosa, che nei Paesi occidentali, Austria compresa, dovrebbe essere ancora un diritto fondamentale.
http://www.rivistastudio.com/cose-che-succedono/austria-velo-islamico/
http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/02/foto/austria_legge_anti-burqa-177154552/1/?ref=search#1