When you’re smiling
When you’re smiling
And the whole world smiles with you
And when you’re laughing
Oh, when you’re laughing
Mmm, man, the sun comes shining through
Basta un Sorriso.
Oggi ci rifiutiamo per una volta di raccontare l’attualità.
Questa settimana in particolare è stata tristemente ricca di fatti terribili e devastanti, in grado di alimentare solo terrore e paura : il referendum in Catalogna degenerato in scontri e violenza, l’attentato a Marsiglia, la strage di Las Vegas.
Al contrario vogliamo celebrare la gioia, la voglia e il dovere e diritto a sorridere.
Oggi infatti ricorre la Giornata Mondiale del Sorriso,e noi di THE WEB COFFEE vogliamo dedicarle l’attenzione che si merita, in occasione anche della recente uscita al cinema del film “Emoji: Accendi le emozioni“
Una domanda sorgerà spontanea (e credetemi è sorta anche a me quando ho trovato questa ricorrenza) :
Da dove nasce la Giornata Mondiale del sorriso?
Se riesco a vedere il dolore negli occhi, condividi con me le tue lacrime. Se riesco a vedere gioia nei tuoi occhi, condividi con me il tuo sorriso. (Santosh Kalwar)
L’ideatore del World Smile Day si chiama Harvey Ball, è nato a Worcester, ed è l’inventore di una delle faccine più famose del mondo.
Lo Smile,appunto.
Sì, proprio quella faccina tonda, gialla e sorridente che tutti noi conosciamo bene e che usiamo spesso mentre scriviamo al computer o inviamo un messaggio dal telefonino.
Rappresenta, in modo stilizzato, un volto umano che sorride, generalmente rappresentato da un cerchio giallo con due punti che fungono da occhi ed un semicerchio che funge da bocca.
volete conoscere la sua storia?
Come detto precedentemente, lo smile nasce da un’idea di Harvey Ball, un artista imprenditore statunitense, per una compagnia di assicurazioni di Worcester, la sua città; nonostante ne fosse l’inventore, Ball non pubblicizzò mai come marchio la sua “creatura”.
Questo la rese , nel giro di poco tempo, di dominio pubblico, tanto che il marchio venne registrato nel 1971 da Franklin Loufrani.
Ma è nei primi anni ’80 che la celebre faccina ha il suo boom: due fratelli, Murray e Bernard Spain, la impiegarono in una campagna per vendere oggetti da bigiotteria.
Ma non solo: bottoni, tazze per il caffè, t-shirt, etichette adesive e molti altri oggetti.
Tutti quanti decorati con il simbolo e la frase “Have a happy day” (“Passa una bella giornata”).
Con l’avvento di Internet e dei computer, lo smile acquisisce un ruolo fondamentale, sotto varie rappresentazioni: all’inizio per la versione stampabile dei caratteri 1 e 2 (uno “nero”, l’altro “bianco”) nel set di caratteri default dei PC IBM.
Successivamente, con l’avvento del formato GIF ed altre rappresentazioni grafiche, diventa al pari dell’onnipresente emoticon creata con i soli caratteri della tastiera, ” 🙂 “.
(nella pagina seguente…cosa può fare un sorriso)