FRANCIA,ORE 13:45: TERRORE ALLA STAZIONE
Il terrore torna a bussare alle porte della Francia, e questa volta ad essere colpita è la stazione Saint Charles di Marsiglia (che la storia racconta non essere la prima volta); un uomo di origine magrebine, all’inno di “Allah è grande” uccide due donne prima di dirigersi verso la piazza,dove verrà fermato ed ucciso
L’uomo, Ahmed Hanachi (anche se l’identità non è certa,visto che con altri nomi era già conosciuto alla polizia francese per aver commesso piccoli reati, per uno dei quali era stato scarcerato proprio qualche giorno prima dell’attentato): 30 anni, di origine magrebina.
Si segue anche una pista italiana
Un ragazzo che amava vivere “all’occidentale”, Ahmed, tanto da sposare un’italiana; e proprio alcune persone confermano la lunga permanenza del giovane ad Aprilia, dove a detta di alcuni sarebbe entrato in contatto con la comunità islamica del luogo, dalla quale sarebbero passati diversi jihadisti.
Primo fra tutti, Anis Amri, l’attentatore di Berlino, con i quali si pensa sia entrato in contatto. Ipotesi ancora al vaglio dei Ros, che indagano sul passato italiano del terrorista e su un possibile contatto le frange maggiormente radicalizzate della comunità religiosa della cittadina laziale.
"La Francia ha un sistema di sicurezza più attento dell'Italia"
Queste le parole dette dal presidente francese Macron alla scoperta del possibile passato italiano del killer di Marsiglia. Parole che evidenziano la superiorità dello stato francese in termini di sicurezza e di controllo.
Di pari avviso anche il ministro degli Interni, Gérard Collomb, che da bravo maestrino “istruisce” lo stato italiano in termini di sicurezza: