Indipendenza e terrore
Questa è stata la settimana dell’indipendenza e al tempo stesso del terrore.
In Europa e negli Stati Uniti.
Due parole che possono descrivere molto bene la scia di eventi che hanno segnato questa settimana quasi finita.
Prima l’attentato alla stazione di Marsiglia e il referendum in Spagna per l’indipendenza della Catalogna domenica; lunedì, il tragico massacro presso l’Hotel Mandalay di Las Vegas ad opera di un pazzo armato di mitra e fucili .
Noi di THEWEBCOFFEE vi vogliamo raccontare ed informare sugli ultimi sviluppi relativi a questi tre tragici eventi.
FRANCIA,ORE 13:45: TERRORE ALLA STAZIONE
Il terrore torna a bussare alle porte della Francia, e questa volta ad essere colpita è la stazione Saint Charles di Marsiglia (che la storia racconta non essere la prima volta); un uomo di origine magrebine, all’inno di “Allah è grande” uccide due donne prima di dirigersi verso la piazza,dove verrà fermato ed ucciso
L’uomo, Ahmed Hanachi (anche se l’identità non è certa,visto che con altri nomi era già conosciuto alla polizia francese per aver commesso piccoli reati, per uno dei quali era stato scarcerato proprio qualche giorno prima dell’attentato): 30 anni, di origine magrebina.
Si segue anche una pista italiana
Un ragazzo che amava vivere “all’occidentale”, Ahmed, tanto da sposare un’italiana; e proprio alcune persone confermano la lunga permanenza del giovane ad Aprilia, dove a detta di alcuni sarebbe entrato in contatto con la comunità islamica del luogo, dalla quale sarebbero passati diversi jihadisti.
Primo fra tutti, Anis Amri, l’attentatore di Berlino, con i quali si pensa sia entrato in contatto. Ipotesi ancora al vaglio dei Ros, che indagano sul passato italiano del terrorista e su un possibile contatto le frange maggiormente radicalizzate della comunità religiosa della cittadina laziale.
"La Francia ha un sistema di sicurezza più attento dell'Italia"
Queste le parole dette dal presidente francese Macron alla scoperta del possibile passato italiano del killer di Marsiglia. Parole che evidenziano la superiorità dello stato francese in termini di sicurezza e di controllo.
Di pari avviso anche il ministro degli Interni, Gérard Collomb, che da bravo maestrino “istruisce” lo stato italiano in termini di sicurezza:
“Alcuni Paesi non hanno il sistema e il livello di sorveglianza che abbiamo in Francia. Crediamo di avere costruito un’Europa forte alle sue frontiere esterne, ma poi alcuni Paesi non hanno questa organizzazione che abbiamo noi in Francia”.
CATALOGNA: LOTTA PACIFICA ALL’INDIPENDENZA
Lo stesso giorno, appena al di là dei Pirenei, si è svolto il referendum per l’indipendenza della Catalogna, nonostante l’opposizione regale e del governo centrale di Madrid.
Governo che ha reso quella che doveva essere una pacifica protesta per un desiderio d’indipendenza in una vera e propria guerriglia, con tanto di persone ferite. Persone la cui ultima intenzione e voglia era quella dello scontro.
Tuttavia, assalti ai seggi, scontri e feriti non hanno fermato il desiderio d’indipendenza che alle 22:03 ha preso forma con il 90% dei catalani a favore del “Sì”.
La risposta del governo madrileno non si è fatta attendere, ribadendo l’incostituzionalità del referendum.
Il discorso del Re
Parole alle quali si sono subito affiancate quelle di Felipe che ritiene il referendum “”un inaccettabile intento di appropriazione delle istituzioni storiche della Catalogna”, oltre che una “condotta irresponsabile” quella tenuta dal governo catalano, che tuttavia, forte del 90% di Sì non si arrende.
E gli scontri duri di domenica sembrano aver ingigantito una frattura già aperta da tempo.
L' Europa resta apparentemente in disparte, ONU : "atto di violenza"
Anche la risposta dell’Europa, che sembrava essersi “voltata dall’altra parte” davanti a tale violenza, il giorno dopo non si è fatta attendere.
“Per l’Ue il referendum catalano “non è legale” e se la Catalogna diventerà indipendente non sarà membro dei 27″
Tuttavia,vi è stata una condanna generale delle violenze da parte della polizia spagnola.
I governi di molti paesi dell’ UE, Italia compresa, non hanno preso posizione.
Più dura sembra essere stata la condanna dell’ONU,decisa a chiedere alle autorità spagnole di aprire un’inchiesta indipendente sulle violenze che si sono consumate in Catalogna e che hanno causato centinaia di feriti negli scontri con la polizia.
Si va avanti contro tutto e tutti: l'indipendenza è alle porte
Nonostante tutto, la Catalogna e il suo presidente, Carles Puigdeomnt, non demordono. Dopo lo sciopero pacifico di martedì contro le violenze di domenica, il (Cup), il partito della sinistra indipendentista della Catalogna, avrebbe chiesto un intervento del presidente in aula per lunedì,giorno in cui ci sarà l’atto indipendenza.
Un atto prontamente bloccato dalla Corte Costituzionale spagnola in quanto se approvato sarebbe una violazione della Costituzione spagnola e un conseguente annichilimento dei diritti dei deputati catalani.
Ma “i catalani parlano” : il 90% ha votato sí all’indipendenza e proprio su questo numero continuerá a far leva Puigdemont.
LAS VEGAS : TERRORE DALL’ALTO
Un concerto di musica country, nell’ area antistante il Mandalay Bay Hotel di Las Vegas.
All’improvviso uno strano rumore.
La band smette di suonare, le migliaia di persone presenti cominciano a scappare, molte si buttano a terra.
59 di loro non si rialzeranno più.
Quello strano rumore era quello di alcuni mitra che hanno fatto fuoco sulla folla dal 32esimo piano dell’albergo: ad imbracciarli, un pensionato di 65 anni, Stephen Paddock.
L’ uomo, braccato dalla polizia nella sua stanza, si toglierà la vita con un colpo di pistola in bocca.
Portandosi dietro il motivo di questo folle gesto, perché proprio così è stato definito dal presidente Trump e dalla polizia americana, nonostante la rivendicazione immediata da parte dell’ISIS.
Il folle gesto di un pensionato ex contabile, amante della vita in albergo: così lo descrive il fratello.
Paddock e le armi : semplice hobby o progetto di distruzione?
La vita apparentemente tranquilla dell’uomo pertanto aveva escluso l’ipotesi di un attentato.
Ora quello che resta da chiarire è la presenza di numerose armi nell’interno della camera d’albergo dal quale Paddock avrebbe sparato sulla folla.
Oltre che le altrettante armi e proiettili rinvenute nella sua abitazione.
La maggior parte delle quali acquistate legalmente.
La compagna filippina interrogata
Il giorno immediatamente successivo alla strage, la compagna di Paddock, Marilou Danley, è stata interrogata dall’FBI al rientro dal viaggio nelle Filippine,sua terra d’origine,alla ricerca di informazioni utili.
La donna ha confermato l’indole tranquilla del compagno,oltre che la sua totale estraneità delle sue intenzioni criminali .
Inoltre ha dichiarato di aver ricevuto da parte di Stephen Paddock un bonifico di 100mila dollari quando si trovava nelle Filippine per stare accanto alla sua famiglia.
E non è stato l’unico che l’uomo avrebbe fatto: la polizia, pertanto, si sta focalizzando sui movimenti bancari dell’uomo.
(continua)
LAS VEGAS : TERRORE DALL’ ALTO
Il grido di donna prima della strage
Un altro mistero, sorto solo in seguito, legato a questa strage, sarebbe quello di una donna che tra pochi minuti prima che Paddock facesse fuoco, avrebbe urlato :
“MORIRETE TUTTI”.
In seguito alla strage, è stata rintracciata dalla polizia: si tratta di donna di 62 anni, Mary Lou Danley.
Origini asiatiche, secondo testimonianze sarebbe legata al killer in quanto vivevano nella stessa abitazione. Forse lei conosceva le reali intenzioni dell’uomo?
Paddock voleva colpire ancora
Le ultimissime indagini hanno fatto emergere dettagli sconcertanti relativi a Paddock: quella di Las Vegas non sarebbe dovuta essere la sua unica strage.
L’uomo, infatti, era pronto a colpire in altre manifestazioni musicali, sparando a più persone possibili: nel suo mirino, anche un recente concerto,”Life is Beautiful” che si è tenuto dal 22 al 24 settembre scorso.
A conferma, una prenotazione all’hotel Ogden, affacciato sul luogo della manifestazione.
Quindi “Paddock non aveva messo in conto il suicidio post-strage”, conferma in una conferenza stampa lo sceriffo locale Joseph Lombardo.
SITOGRAFIA:
http://www.today.it/mondo/referendum-catalogna-aggiornamenti.html
http://www.notizie.it/catalogna-giorni-atto-indipendenza/