Diventare cittadini italiani sarà possibile?
Ius soli.
Il dibattito sembrava essersi definitivamente e tristemente chiuso il 27 settembre, tra pregiudizi e dissensi. Ma in realtà la questione riguardante lo Ius soli non si è mai definitivamente archiviata, e continua a tenere banco in ambito politico e sociale.
Noi di THEWEBCOFFEE cercheremo di chiarire le idee sui reali diritti e privilegi che questa legge conferirebbe a tutti quei cittadini stranieri nati in Italia, ma che il nostro paese non considera ancora tali.
IUS SOLI : espressione latina che letteralmente viene tradotta come “diritto di suolo”.
In ambito giuridico intende la legge che riforma le procedure per acquistare la nazionalità italiana da parte di individui di altri paesi ma, nati su suolo italiano (quelli che vengono definiti, a volte, “migranti di seconda generazione”)
Tale ddl viene proposto per la prima volta in Italia il 13 ottobre 2015.
La maggioranza a palazzo Madama è complessa: a favore sono attesi i voti di Pd, Ap, Mdp, Autonomia, Sel e di parte del gruppo misto.
Gli altri voteranno contro, di fatto anche il Movimento 5 Stelle che ha annunciato l’astensione (al Senato equivale al voto contrario).
Il 27 settembre 2017 la legge dello Ius soli sembra essere definitivamente accantonata, in quanto non si raggiunge una maggioranza politica.
COSA DICE LA LEGGE IN ITALIA (E NON SOLO)
Attualmente in Italia in materia di cittadinanza italiana vige la legge 91 del 1992, nota anche come legge dello ‘ius sanguinis’ (‘diritto di sangue’): un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano.
Unico caso di “Ius soli” è quello in cui un soggetto è figlio di ignoti ed è trovato nel territorio italiano.
Una modalità alternativa sarebbe rappresentato dal cosiddetto “ius culturae“.
Prevede l’acquisizione della cittadinanza italiana per i “minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (scuole elementari o medie)”
diverso discorso sembra essere nel resto d’europa dove vale lo “ius soli”
– in Germania è cittadino tedesco chi è figlio di un cittadino straniero che ha il permesso di soggiorno da almeno otto anni;
– sono francesi i figli nati in Francia da immigrati nati in Francia e i bambini nati in Francia da genitori stranieri se al compimento della maggiore età hanno avuto la residenza per almeno cinque anni;
– in Spagna un bambino diventa cittadino spagnolo se almeno uno dei due genitori stranieri è nato in Spagna;
– la cittadinanza irlandese si ottiene se i genitori stranieri risiedono nel paese da almeno tre anni;
– si diventa cittadini belgi, a 18 anni, se si è nati in Belgio.
Infine è cittadino britannico chi nasce nel Regno Unito (ius soli) anche se uno solo dei genitori è legalmente residente nel Paese.
IUS SOLI: LA QUESTIONE SI RIAPRE?
Sarebbe stato indetto, infatti, un sciopero della fame, promosso da un gruppo di insegnanti e studenti e rilanciata dal senatore Luigi Manconi e dai Radicali italiani.
Uno sciopero al quale sembrano favorire i ministri delle infrastrutture Del Rio e dell’interno Minniti.
Secondo il senatore Manconi – tra i promotori dello sciopero della fame – alla fine di ottobre si potrebbe trovare il tempo per votare la riforma:
“Una volta approvata la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Def) si apre una sorta di finestra nella quale è possibile collocare, se vi fosse la volontà politica, la discussione in aula del provvedimento”.
SITOGRAFIA:
http://www.fondazioneleonemoressa.org/newsite/wp-content/uploads/2017/10/01.10.2017-Rep_ius-soli.pdf
https://www.internazionale.it/bloc-notes/annalisa-camilli/2017/10/09/ius-soli-sciopero