La crisi al Monte Paschi
L’8 settembre 2016 il consiglio di amministrazione di MPS annuncia che l’amministratore delegato Fabrizio Viola lascia la banca; le condizioni della risoluzione del contratto di Viola sono rese note il 14 settembre e avranno decorrenza 15 ottobre 2016.
A partire dal 20 settembre 2016 è amministratore delegato e direttore generale Marco Morelli. Il 25 ottobre, in occasione della presentazione dei risultati finanziari al 30 settembre 2016, Marco Morelli illustra agli analisti ed alla stampa il nuovo piano industriale 2016-2019 assieme al progetto per creare una Banca patrimonialmente solida e con un ridotto profilo di rischio.
Il 24 novembre, durante l’assemblea degli azionisti che vara un nuovo aumento di capitale da 5 miliardi di euro, viene nominato presidente di MPS Alessandro Falciai, già membro del CdA ed azionista di riferimento della Banca.
Il giorno della scadenza dell’aumento di capitale, a seguito del non raggiungimento della soglia prevista, la sera del 22 dicembre il Governo, tramite decreto legge, ha istituito un fondo di 20 miliardi per subentrare nell’azionariato di banche italiane in difficoltà,incluso il Monte dei Paschi, nella misura in cui possa “raggiungere i requisiti richiesti dagli stress test” del 2016, come ha comunicato il Ministro dell’Economia Padoan.
Negli stessi giorni la BCE ha comunicato che l’aumento di capitale dovrà a questo punto essere di 8,8 miliardi di euro.
(nella pagina seguente…una pagina nera della storia del MPS: il caso David Rossi)