New York Times e Weinstein: l’inizio della fine
6 ottobre 2017.
Rose McGowan, attrice conosciuta da molti come la Paige Matthews nella serie televisiva “Streghe”, e Ashley Judd, ben conosciuta per i ruoli da protagonista ottenuti in alcuni thriller come “Il collezionista”, sono le prime a raccontare al New York Times di come il noto produttore si approcciasse a loro in modo tutt’altro che professionale.
Secondo quanto dichiarato, Harvey Weinstein invitava le donne nella propria stanza d’albergo, dove si presentava in accappatoio e imponeva loro di guardarlo nudo mentre faceva la doccia.
Ma la vera “bomba” sta per essere lanciata. Sei giorni dopo, un altro celebre quotidiano newyorkese, il New Yorker, pubblica un lunghissimo servizio – a firma di Ronan Farrow- in cui altre donne dichiarano di aver subito veri e propri abusi e violenze.
Da Courtney Love ad Angelina Jolie, da Gwyneth Paltrow a Kate Winslet, oltre alle già citate Rose McGowan e Ashley Judd.
Tra queste anche attrici italiane, come Asia Argento, la cui denuncia a distanza di ben 20 anni dai fatti ha sollevato non poche polemiche, divenendo un caso mediatico di proporzioni enormi.
Tali rivelazioni ha provocato non poche conseguenze nella vita del produttore, privata e professionale.
La separazione dalla moglie, l’espulsione dall’Accademia degli Oscar, il licenziamento dalla sua stessa società.
Ne ha risentito anche la sua stessa azienda, la Weinstein Company ,con la quale nessuno ha più interesse a collaborare).
Un vero e proprio uragano mediatico, che negli ultimi giorni sembra “ingrossarsi” con nuove rivelazioni.
Weinstein: favorevoli e contrari
Lo scandalo Weinstein ha decisamente diviso il mondo di Hollywood ed in generale dello spettacolo ; diverse star hanno condannato i comportamenti del produttore. Da Meryl Streep,a George Clooney, Matt Damon, Jennifer Lawrence, Penelope Cruz.
Ma esiste una “voce fuori dal coro” : Donna Karan.
«Forse ci dovremmo chiedere se il modo in cui ci si veste non suggerisca che è quello che vogliamo».
Questa la frase con la quale la nota stilista avrebbe criticato il comportamento delle vittime di Harvey Weinstein, difendendo l’amico produttore.
Frase che ha immediatamente scatenato indignazione e sgomento da parte delle attrici che hanno subito violenze ed abusi, Rose McGowan in testa.