La “Paris Hilton” russa pronta a competere con Putin
Ksenia Sobchak: la prossima sostituita di Putin alla presidenza della Russia?
Siamo ancora rimasti impressionati dalla corsa alla Casa Bianca vinta da Donald Trump su Hillary Clinton e dal comportamento estremamente maschilista-razzista del neopresidente americano.
Si è fatto un gran parlare di un possibile coinvolgimento della Russia volta a far perdere la prima donna candidata alla presidenza. Siamo vicini al 2018 e con esso alla fine del mandato di Vladmir Putin.
La Russia, seconda superpotenza mondiale, piomba nella campagna elettorale avvincente. La corsa è per il Cremlino ed è aperta. Oltre a Compagno Vladmir vi sono altri nomi che riempiono i media russi.
Quello del giovane attivista Alexey Navalny, fondatore del Partito del Progresso di stampo liberale e occidentale nonchè leader dell’opposizione, e quello interessante di una donna.
La prima donna a rivestire una carica tanto temibile per il potere che esercita: Ksenia Sobchak, o la Paris Hilton Russa.
Classe 1981, è la figlia di Anatoly Sobchak, ex sindaco di San Pietroburgo trovato morto in circostanze sconosciute nel 2000.
Dopo Hillary Clinton e Marine le Pen, una femmina di carattere è pronta ad entrare nei cuori della gente e, si spera, nell’urna che le apre le porte della fortezza moscovita.
La Russia ha avuto, prima della Rivoluzione, zarine che hanno caratterizzato l’identità nazionale e alle quali la futura presidente può trarre spunto per il suo ambizioso programma politico contro tutti, contro la corruzione ed il potere immutabile.
(continua)
Ksenia Sobchak: un “Hilary Clinton” made in Russia?
Con i suoi 36 anni, può divenire la più giovane leader di un paese potente; come Elisabetta II, anche la russa predilige uno stile informale e quasi “casalingo” nella sua presentazione pubblica.
Saranno loro due a dimostrare il lato umano del potere, il lato femminile della guida di una nazione, due nazioni al centro del mondo (Regno Unito e Russia).
Can we have a woman in charge? YES WE CAN.
Ksenia Sobchak è il cambiamento, il progresso di una società nazionale.
Solo la storia potrà dire se il suo sogno, essere la versione sovietica di Hillary Clinton, sarà realtà ma intanto buona fortuna, Signora Ksenia.