Rendere “profano” un evento religioso
Halloween: per molti una festa,un’occasione per mascherarsi da streghe,vampiri,mostri di ogni genere e divertirsi. Andando contro il vero significato di questa ricorrenza.
Il 1 e 2 novembre sono giornate di festa in quanto si ricordano i defunti onorando i santi, ponti tra il mondo dei vivi e quello divino.
S’avvicina il periodo natalizio, il compleanno di Gesù: le chiese suonano a festa le loro campane, come minareti cristiani, richiamando i fedeli alla preghiera. I cimiteri che si riempiono di persone venute a ricordare chi non c’è più.
Si ricordano anche quei piccoli angeli come Tommaso e Charlie. O santi come Domenico Savio. Momenti di preghiera nel ricordo che di polvere siamo fatti e nella polvere torneremo.
Tuttavia, proprio come Natale, anche queste giornate di festa sono state rese commerciali come Halloween. Nulla a che fare con le ricordanze ma solo consumismo e leggende dell’orrore e stregonerie.
Stravagante merchandise fatto di denti da vampiro, crani di polistirolo, cappelli a punta da Salem (Massachusset, città di streghe) e film a tema.
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