Una storia di Halloween

Una storia di Halloween. Un cavallo che pascola sereno in una notte. Si avvicina un ragazzo con mantello e zucca. Chiamato ed incuriosito s’avvicina. Il ragazzo lo guarda intensamente e lo ipnotizza. Dimenticandosi del pascolo, lo prende sulla sua groppa. Al galoppo si nasconde nella notte. Oppure quei bambini che, ipnotizzati anch’essi diventano zombie di mode televisive comportandosi in modo diverso.

Una moda che anche la scandalosa e terribile industria porno sembra essere legata con la serie “Girls Gone Hypnotized” dove ragazze vengono rese zombie da uno che loro considerano “master”. Una moda che non trova senso ne giustificazione d’esistere e che allontana dal vero significato religioso di queste santissime festività e da “Sorella Morte” come la chiamò San Francesco.

Il 1 novembre si devono celebrare coloro che ci proteggono da quell’orribile modo che ha originato Halloween, i suoi mostri, dal male. Il 2 è invece un <<Ricordati che Devi Morire>> per ricordarci che la vita non è che un viaggio sulla terra per poi tornare in Cielo.

Dicono che stiamo perdendo le nostre origini e la nostra identità culturale per via della sedicente “Invasione Islamica” rifugiati, immigrati. Niente di più vergognosamente falso. Perdiamo le nostre radici perchè siam troppo permeabili a questi fenomeni di massa, consumistiche di matrice USA. Fenomeni che non hanno nulla a che fare con l’Italia, ma che piacciono per lo sprint agli acquisti.

Dolcetto o Scherzetto? Scusa ma non vedi che siamo ad un funerale, Mr Halloween?

 

L’unico personaggio passibile? Il Fantasma in quanto i fantasmi esistono e sono le anime di persone morte e condannate a castighi su questa terra, particolarmente legate a certi palazzi o più semplicemente, persone a cui abbiamo voluto bene e che non ci hanno lasciato.

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