Lo scandalo abusi sessuali investe Hollywood e anche la politica americana ed europea
Il caso del produttore hollywoodiano Harvey Weinstein,accusato di molestie sessuali da parte di diverse attrici, sembra aver aperto un vero e proprio “vaso di Pandora”.
Nel mondo del cinema, con i recenti casi riguardanti Kevin Spacey e James Toback, ma anche nel mondo istituzionale e politico.
i nuovi “bersagli” di hollywood : kevin spacey e james toback
Nei giorni scorsi, “ricordi di molestie sessuali” sarebbero venuti alla luce a distanza di 31 anni, a minare la carriera dell’attore Kevin Spacey, noto a molti come Frank Underwood nella serie televisiva “House of Cards”.
Le accuse sarebbero quelle di Antony Rapp, classe 1971, noto per essere il protagonista di un’altra nota serie TV, “Star Trek: Discovery”; il giovane avrebbe dichiarato di essere stato molestato da Spacey nel 1986.
All’epoca dei fatti , il giovane aveva 14 anni, Spacey 26; i due sarebbero andati ad un party, in seguito al quale il premio Oscar avrebbe invitato Rapp nel suo appartamento dove avrebbe tentato di molestarlo.
Il venir alla luce di questo episodio, di cui il premier Oscar non aveva memoria (come da lui stesso dichiarato), l’ha portato immediatamente ad un coming out via Twitter, oltre che le sue immediate scuse ad Antony.
“Ho molto rispetto, e ammirazione, per Anthony Rapp. Sono pieno di orrore nell’apprendere questa vicenda. In tutta sincerità non ricordo quest’episodio, che si sarebbe verificato oltre 30 anni fa. Ma se mi sono comportato come lui racconta, gli devo le mie più sincere scuse per un comportamento inappropriato, da ubriaco. Mi scuso con lui per le conseguenze che dice di aver sperimentato, nel suo animo, per tutti questi anni”.
Scuse che però sembrano non salvare Spacey; in seguito, infatti, oltre all’immediata sospensione di “House of Cards” da parte di Netflix, sarebbero emerse nuove accuse di molestia a carico di Spacey, da parte dell’attore Robert Cavazos.
Secondo quanto riportato dall’ABC news, Cavazos recentemente avrebbe scritto sulla sua pagina Facebook che Spacey nel 2015 avrebbe cercato di palpeggiarlo durante un incontro nel bar del teatro Old Vic di Londra, del quale Spacey è stato direttore dal 2004 al 2015.
L’attore inoltre sostiene che emergeranno presto “molte altre” accuse di molestie sessuali contro Spacey.
(continua nella pagina seguente…con il caso Toback)
I nuovi bersagli di Hollywood : James Toback
“Il mio nome è James Toback, sono un regista. Avete mai visto ‘Black and White’ o ‘Two Girls and a Guy’?”. Probabilmente no…
Così parlava di sè il regista James Toback, nomination agli Oscar per la sceneggiatura di ‘Bugsy’ (1991), ed ora nella bolgia delle molestie sessuali.
Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, diverse donne accuserebbero il regista di molestie sessuali.
Regista che le avrebbe adescate a Central Park promettendo loro di “farle diventare delle star” .
Per poi sottoporle ad un provino fatto di domande offensive e umilianti per poi arrivare alle molestie vere e proprie, eccitandosi davanti alle sue “vittime”. Tra queste anche Echo Danon, il cui tweet è alquanto eloquente:
«Se hai fatto parte del mondo del cinema degli anni Novanta sapevi che Harvey Weinstein era un predatore sessuale. Un altro era James Tobak».
Ovviamente il tutto è stato negato dal regista, il quale ritiene «biologicamente impossibili» i comportamenti descritti dalle donne nel resoconto del Los Angeles Times, in quanto egli è malato di diabete e di problemi cardiaci che richiedono diversi farmaci.
( nella pagina seguente…le molestie sessuali “invadono” la politica)
Molestie sessuali: il dopo Weinstein ad Hollywood e non solo
L’ “uragano mediatico” Weinstein non sembra essersi fermato al mondo dello spettacolo, ma ha investito con forza anche il mondo “illibato” della politica, della borsa e delle istituzioni.
Un articolo del ‘Washington Post’, dal titolo alquanto eloquente (“Anche Wall Street potrebbe avere il suo problema Harvey Weinstein”) avrebbe rivelato alcuni dettagli scottanti relativi a molestie sessuali alla borsa di New York; due alti dirigenti della Fidelity Investments, una delle più grandi società di investimento al mondo, sarebbero stati licenziati perchè accusati di molestie sessuali.
Inoltre il manager C. Robert Chow si è dimesso all’inizio di questo mese per presunti commenti sessuali inappropriati mentre il “tech fund manager” Gavin Baker sarebbe stato licenziato dalla società a settembre con l’accusa di aver molestato una collega di 26 anni.
La bufera “politico-sessuale” sembra coinvolgere anche l’Europa.
Nel Regno Unito sarebbe stata stilata una “lista della vergogna” contenente nomi di deputati e relativi “comportamenti scorretti”.
Uno scandalo che la premier Theresa May, già in difficoltà per lo stallo nel quale versa il negoziato con Bruxelles per la Brexit, prova a “mascherare” dichiarando attraverso un portavoce la propria “fiducia nel governo e nei suoi ministri”.
Attraversando la Manica, lo scandalo “molestie sessuali” si abbatte sul Front National di Marine Le Pen
Alcune donne dichiarano di esser state vittime di aggressioni da parte di membri del partito francese di estrema destra.
In Austria, invece, uno dei più noti esponenti della sinistra, Peter Pilz, avrebbe lasciato il suo seggio da deputato in seguito ad accuse di molestie sessuali a suo carico.
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