Quando la fede si fa stato
Nel nostro Paese vi sono altri due stati: San Pietro e San Marino.
Due piccoli territori che godono di una spiccata individualità dovuta a leggi proprie, organismi propri:uno è arroccato su un colle tra Emilia e Marche, l’altro è una gemma nel cuore di Roma, la capitale della repubblica.
L’Italia ha per loro un ottimo rapporto di buon vicinato e interscambi culturali oltre che nella salvaguardia di valori e sicurezza.
San Marino
Piccolo territorio senza sbocco al mare dell’Europa meridionale situato nel centro-nord della penisola italiana, al confine tra le regioni italiane dell’Emilia-Romagna (provincia di Rimini) e delle Marche (provincia di Pesaro e Urbino).
Il nome deriva dal santo che il 3 settembre 301 d.C la fondò. Era questi un falegname romano convertito al cristianesimo. Per tale atto fu perseguitato dall’imperatore Diocleziano e fu quindi costretto alla fuga. Insieme ad un gruppo di altri cristiani, trovò rifugio sul Monte Titano. In punto di morte, pare, abbia detto <<Vi lascio liberi da tutti e due gli uomini>> indicando il papa e l’imperatore.
Nacque così l’indipendenza e l’autonomia della piccola repubblica. Nel 1291, papa Nicolo IV riconobbe la sovranità del piccolo stato mentre l’Italia lo fece ufficialmente il 22 marzo 1862 con un trattato d’amicizia revisionato nel 1971.
L’economia si basa sul turismo. Famoso per l’emissione di francobolli e monete, è gestito da un consiglio capitanato da due reggenti con cariche per lo più simboliche.
(Nella pagina seguente ci spostiamo in Lazio, a Roma)