Trip to London : il mio primo approccio col mondo del tattoo
Ovviamente, nonostante il fascino che provavo per quella scena, mi sentivo letteralmente tagliato fuori perchè non avevo mai provato sulla mia pelle quell’esperienza, cosa che ad oggi testimonio invece con diversi tattoo che ho collezionato, anche con fatica, nel tempo.
Ma avevo una teoria molto semplice: quei segni disegni e colori sul corpo, rappresentavano in primis una forma di esperienza acquisita nel corso degli anni.
Finchè non portavo avanti la mia attività , non vedevo proprio quello che poteva diventare il contenuto del tatuarsi il corpo.
Ma ero da pochi mesi tornato dall’India e volevo ricordare quell’esperienza magnifica con un bel tatuaggio, cosa che feci una volta tornato in Italia.
Per quanto riguarda le tre settimane successive che trascorsi in quella città, invece, girai molto per i vari quartieri come ero solito fare durante i miei viaggi europei, dato che possedevo un furgone camperizzato precedentemente, col quale girai l’Europa in compagnia della mia crew.
Il quartiere che mi colpì più di tutti fu Soho, decisamente per la trasgressività dell’ambiente, che si respirava nell’aria appena varcata la soglia di quella zona e anche qui distribuii il mio curriculum, ma nessuna risposta.
La camera nella quale alloggiavo mi fu ceduta da un indiano che soggiornava a Glowchester Road in un basement decisamente disordinato stava il suo ufficio, dove mi accolse per mostrarmi la stanza da letto.
Un ragazzo cinese studente di chimica occupava la stanza prima di me. Il bagno si trovava in una stanzina fuori lungo il corridoio, anche qui c’era la moquette, ma l’umidità di quel luogo era troppo forte per farmi godere di quel soggiorno.
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