Mogli, madri,sorelle: sostegno e non solo nella società mafiosa
Se pensiamo alle donne del Sud Italia, l’immaginario collettivo le inquadra come donne veraci, tutta casa e famiglia.
Donne che si sposano molto giovani e con una devozione forte nei confronti degli uomini di famiglia, tra i quali anche il marito, capo supremo della famiglia (anche se nella società di oggi le cose stanno lentamente prendendo una piega favorevole alla parità dei generi in diversi ambiti).
Ma quelle di cui oggi THEWEBCOFFEE vi vuole parlare sono donne del Sud particolari. Devote sì al marito e con un forte senso di attaccamento alla famiglia, ma talmente tanto da affiancare, sostenere i loro uomini anche in atti criminali.
Atti molto violenti, mirati al controllo di interi quartieri, e anche il più delle volte di intere città.
Stiamo parlando delle donne di mafia,il cui ruolo con gli anni ha acquisito sempre più importanza,diventando fondamentale.
Le donne di mafia: pari agli uomini nell’illegalità
Abbiamo detto che nel Sud Italia spesso regna un forte “maschilismo” nella famiglia: l’uomo è il capofamiglia, a cui la donna, sia essa moglie, sorella, figlia deve rispetto e devozione assoluta.
Nella mafia, tuttavia, sotto il profilo di genere, si osserva una grande capacità di adattamento; e così la donna che si affianca ad un mafioso diventa «fedele compagna», la quale affianca e sostiene il marito nelle azioni criminose.
Inoltre a svolge un ruolo chiave nell’educazione delle “generazioni mafiose future”.
E’ lei ad allevare i figli maschi dell’uomo d’onore, destinati ad affiliarsi,ed è soprattutto lei ad educarli alla religione dell’onore e della vendetta.
Talvolta la donna di mafia è anche madre che spinge i figli a “fare giustizia” contro chi ha fatto torti alla famiglia.
(nella pagina seguente…altre donne di mafia: “madrine” e “supplenti”)