Meghan e Melania, donne “rivoluzionarie”
La prima occasione di farsi conoscere come potenziale “first lady” l’ha all’inizio della campagna elettorale del 2016, quando il marito presenta ufficialmente la sua candidatura alla presidenza degli USA.
Una campagna elettorale molto tosta anche per lei, anche e soprattutto i pregiudizi del mondo su di lei e sul suo curriculum decisamente “poco istituzionale”.
Pregiudizi che non abbattono la signora Trump, la quale risponde con quella riservatezza che, con il tempo, la porterà addirittura a “scavalcare” il marito nel gradimento del popolo.
Un marito che non abbandona mai,durante tutta la campagna elettorale: una presenza fine ed elegante, capace di “moderare” il fare esuberante del consorte.
È vero, non sono mancati anche lei gli “scivoloni”,subito oggetto di critica (primo fra tutti, l’anomala “somiglianza” tra un suo discorso ed uno tenuto dalla first lady precedente, Michelle Obama), come pure il suo passato da modella.
Un passato che Melania difende, e di cui va fiera.
Grazie a Melania, alla sua eleganza, ai suoi modi, che Trump riesce a conquistare buone fette del popolo americano (in primis, le donne).
E questo rende l’ex modella, insieme alla figlia Ivanka, le “armi vincenti” di Donald per la conquista della Casa Bianca, che fino all’ultimo diversi scandali mettono in dubbio.
Una conquista che arriva il 7 novembre 2016; ma nuove critiche sono dietro l’angolo, e non risparmiano neanche i bambini.
Ed è per questo, contrariamente a quanto si è scritto su diversi magazine, che la nuova first lady decide di tutelare suo figlio Barry, rimanendo nella Trump Tower fino alla fine dell’anno scolastico.
Una volta finito, entrambi raggiungono Donald alla Casa Bianca.
Da quel momento, Melania incomincia a farsi amare, pur mantenendo il suo stile.
Eleganza nel ricevere gli ospiti, ma soprattutto l’attenzione su due temi a lei cari: i bambini e il cyberbullismo.
Una donna tutto d’un pezzo che sa dove si trova e come ci è arrivata: questo e non solo è Melania Trump.
(continua)