Reali d’Inghilterra vs Reali del Ducato di Parma
Lungo le sponde del Tamigi, a circa un ora da Londra, si staglia il castello di Windsor.
Si estende su una superficie di 11 ettari,e i suoi appartamenti di stato sono aperti al pubblico in assenza della regina.
Vi si tiene, proprio come a Buckingham Palace, il celebre cambio della guardia. Il suo parco è un luogo amato dagli appassionati di cavalli in quanto la sovrana vi tiene i suoi.
Nel 1992 un incendiò divampò andando a rovinare un quinto dell’intera struttura. I fondi per la sua ricostruzione arrivarono dalla decisione di aprire, nei mesi estivi, il palazzo londinese (ancora oggi viene visitato quando i reali sono in Scozia).
Chi riesce a gestire Windsor e la sua apertura ai turisti?
Un team di lavoratori stagionali che, durante l’estate rendono possibile la visita di tesori inestimabili che fanno parte della Royal Collection, di proprietà della famiglia reale a nome della nazione, alcuni dei quali di Leonardo da Vinci e Canaletto.
Parlando di castelli non possiamo non parlare di Torrechiara. Nido d’Amore per Pier Maria Rossi nel 1448, suscita interesse per la sua collocazione sulle colline parmensi e per la nota Camera d’Oro con il suo ciclo d’affreschi di Bembo.
Se pur suscita interesse agli amanti di medioevo, deve chinarsi al suo collega inglese.
La mancanza di personale, a differenza dei giovani warders, non rende possibile godere appieno di questo tesoro.
Polemiche e critiche non servono ed altri danneggiano ancora di più quello che dovrebbe essere il petrolio italiano, l’arte.
Meglio sarebbe allora che la piccola Torrechiara prenda lezioni da mamma Windsor su come poter crescere nel turismo e nella conservazione.
Ma con l’anno nuovo,qualcosa nella provincia ducale potrebbe cambiare.