A Roma in groppa al…maiale? Forse no, grazie a Maria de Filippi
La Raggi, nel suo programma, ha promesso non solo la scomparsa delle botticelle ma anche di quegli animali che infestano la città nutrendosi dei rifiuti. E’ inutile, ormai, considerare tale situazione come aberrante ed assai ripugnante nei confronti della bellezza di una città unica al mondo.
Vi sono infatti ratti, insetti, topi e soprattutto maiali. Famoso è quello che la stampa riporta in Via della Scrofa.
All’inizio un’idea era stata quella di trasferire alcuni dei rifiuti a Parma e Bologna per essere smaltiti,ma la sindaca Raggi ha trovato un’altra soluzione più “educativa”, con l’aiuto di una signora della TV italiana: Maria de Filippi.
L’edizione di quest’anno del talent show “Amici”,condotto dalla de Filippi, non sembra essere infatti partito con il piede giusto: infatti la classe di quest’ anno non sembra essere molto ligia ai doveri della scuola di canto e ballo più famosa d’Italia.
Uno fra tutti : non stare svegli fino a tardi; da qui la decisione della produzione del programma,in accordo con la sindaca pentastallata («Maria De Filippi ha avuto una buona idea! Aspettiamo volentieri i ragazzi di Amici: questa città, dopo anni di incuria e abbandono, ha bisogno anche di ragazzi volenterosi che diano il buon esempio»).
Spendere la notte in modo utile, aiutando i netturbini romani a pulire le strade dai rifiuti.
Un’iniziativa onorevole, non c’è che dire, ma un grosso problema resta : l’indifferenza. Come si può rimanere indifferenti davanti a tale scempio?
E’ Intollerabile vedere la nostra capitale in uno stato di discarica a cielo aperto dove possono proliferare immondizie così enormi e animali che certo non decorano, a differenza di cavalli e gatti, la città dei Cesari e dei papi.
Rimaniamo forse più scioccati da qualche bambino rifugiato divertirsi al circo guardando animali esotici invitato dal papa dei poveri, Francesco, più che da altri che forse non escono più su strade divenute reparti di rifiuti e carogne?
E’ vergognoso fare queste distinzioni in una città ormai decadente nelle pagine della cronaca. Monumenti che quasi si perdono in un mare d’immondizia che salva, forse il Vaticano data la mole di turisti che richiama.
Non si può permettere al biglietto da visita dell’Italia sia schiacciato, rovinato da grugniti e squittii oltre che da loro carcasse.
Quando uno pensa ad animali a Roma subito vengono, dovrebbero venire, in mente immagini delle belve al Colosseo o degli ospiti al Bioparco di Villa Borghese.
Invece penso che l’animale dalla cui groppa si può vedere la Città Eterna non sia il nobile cavallo, re degli animali domestici, ma bensì la fabbrica dei salumi di cui Parma è orgogliosa capitale. Che vergogna.