“Stati Uniti d’Europa”: realtà o miraggio ?
Renzi e Meloni, nella campagna elettorale, propongono agli elettori le loro visioni dell’Europa Unita: c’è chi vuole l’unione federale con Bruxelles capitale sul modello degli Stati Uniti, altri una confederazione con stati semi indipendenti che delegano certi poteri poteri alla capitale belga conservando autonomia, sovranità.
Questo scenario tra l’unione e la confederazione rimanda alla guerra civile americana che il sud combattè contro il nord (Washington).
Il Presidente Lincoln credeva nell’abolizione della schiavitù in tutto il territorio delle ex colonie.
Il nord era ricco d’industrie e prospero mentre il sud dipendeva dal lavoro nei campi ad opera di schiavi provenienti dall’Africa.
Scoppiò una guerra civile, nota come Guerra di Secessione Americana, il 12 aprile 1861, che durò 4 anni, fino al 9 aprile 1865.
La fine vide la vittoria del nord, quindi una struttura unitaria e non confederata di quel che sarebbe divenuto il più grande e potente paese del mondo.
Due diverse fazioni in lotta; nell’esperienza secessionista, gli americani videro nascere la ferrovia, l’industrializzazione. I cavalli contadini come i quarters portarono il loro contributo nella creazione del paese.
Una guerra per portare il cambiamento in un paese giovane com’era allora l’America. Oggi certi discorsi tra un unione e una confederazione sono superati dalla storia. Lincoln c’insegna che meglio una solida e coraggiosa unione di vari paesi sotto valori condivisi che un caos confederato.
Forse ,in sede europea, in politica si sentono tante troppe polemiche inutili ed uno dei suoi membri, il più importante (il Regno Unito) ha deciso di uscire da questo teatro per il bene non solo dei suoi cittadini ma anche di altri.
Ma vi sono altri che, forse vogliono una politica più vicina all’idea che Churchill voleva, GLI STATI UNITI D’EUROPA.
http://www.pdmilano.eu/eventi/332/il-futuro-si-chiama-stati-uniti-deuropa