Misteri e verità di un attore scomparso troppo presto
Quando dici Heath Ledger tutti pensano al suo Joker che ripete «Why so serious?»
22 gennaio 2008: 10 anni fa, il Joker ha mostrato il suo ghigno maledetto per l’ultima volta.
Dico così perchè, anche se ha fatto tanti altri film, se penso a Heath Ledger la prima cosa che mi viene in mente è il Joker, uno dei nemici giurati di Batman, se non addirittura il suo nemico n°1.
Capelli verdi scompigliati, faccia bianca e quel ghigno rosso dipinto sulla faccia: un aspetto a dir poco terrificante del Joker, ex chimico fallito, ridotto a mostro per colpa proprio di Batman.
E’ proprio il nostro supereroe,infatti, a smascherare uno dei tanti piani malvagi del chimico pazzo e sanguinario, facendolo cadere in un fiume inquinato non poco distante dalla fabbrica in cui proprio Jack Napier aveva lavorato e dalla quale era stato licenziato.
Ed è qui che diventa il Joker, una creatura violenta e sanguinaria: schizofrenico, crudele e spietato
Un ruolo di certo non semplice quello del Joker, e nella saga di Batman vari attori si sono alternati a rivestire i panni del personaggio : da John DiMaggio a Cesar Romero, fino ad attori più recenti, come Jack Nicholson. Uno dei pochi rimasti “vivi” dopo aver interpretato quel personaggio (oltre a Jared Leto,ultimo in ordine cronologico a vestire i panni del Joker)
Perchè quel personaggio è esplosivo, ti prende, e come insegnano all’Actor Studio, nel personaggio ti ci devi immergere totalmente. Anche al punto di trasformare la tua vita nella SUA vita: e Ledger segue alla lettera questo ragionamento.
Infatti la sua interpretazione di Joker in” The dark Knight: Il cavaliere oscuro” è a dir poco la magistrale, definita una delle migliori.
Ma le parole pronunciate tempo prima da Nicholson, quasi a dissuadere Ledger dall’accettare quel ruolo (<< non accettare: ti farà impazzire >> ) suonano quasi come una premonizione.
Heath Ledger s’impersona troppo nel Joker, al punto da divenire quasi una cosa sola: e questo si ripercuote su mente e fisico.
Portando a conseguenze estreme come la morte, sopraggiunta il 22 gennaio 2008, a causa di un arresto cardiaco,dovuta ad una dose massiva di psicofarmaci, per lo più sonniferi ed ansiolitici.
Addirittura si era avanzata la strana e curiosa ipotesi che quello di Heath Ledger non fosse un suicidio, ma un “omicidio” il cui assassino era niente po po di meno che proprio il Joker.
Alla fine verrà tutto smentito dalla sorella, anche se il padre non è mai stato dello stesso parere:
( «Era tipico di Heath, immergersi anima e corpo nei personaggi da interpretare. Questa volta, però, credo abbia portato il processo a un altro livello»)
Il Macabro “Diario” di Heath- Joker
Un altro aspetto “inquietante” legato alla morte di Heath Ledger, ed indirettamente al suo ruolo da Joker in “Il cavaliere oscuro” è legato ad un diario.
Un diario scritto da Heath, o meglio dal Joker.
Come detto precedentemente All’ Actor Studio era stata insegnata una tecnica per entrare al massimo della parte: diventare una cosa sola col personaggio.
Heath aveva preso alla lettera questo insegnamento, tanto da diventare tutt’uno con il suo personaggio e farne un diario in cui raccontava le sue giornate, le sue emozioni, ma non come uomo, ma come Personaggio.
Era il Joker a raccontare, non Ledger.
E proprio quel diario per la prima volta è stato aperto, nel 2015: a farlo è stato il padre do heath per un documentario tedesco, “Too Young to Die”
Un vero e proprio vademecum per immedesimarsi al meglio in quel personaggio maledetto, schizofrenico e assetato di cattiveria.
Che ha trascinato forse con sè troppo presto la vita di un giovane attore bello, bravo e con una lunga e fantastica carriera davanti.
Heath, ti avremo sempre nel cuore! Ciao Joker!