Il protettore di Modena
Siamo qui per ricordare, onorare, il santo patrono di Modena, San Geminiano.
Nato a Cognento da famiglia romana, fu diacono del vescovo Antonio al quale successe per scelta dei suoi concittadini.
Geminiano fu uomo di molta fede, i fedeli lo ricordano per il potere che avrebbe avuto sui demoni; fu per questo che la fama della sua santità arrivò sino alla corte di Costantinopoli, dove si recò per guarire la figlia dell’imperatore Gioviano. Troviamo informazioni sulla sua vita nel duomo di Modena, o Domus Clari Ieminiani.
Proprio a Cognento si conserva una traccia nella Fonte Miracolosa, dove avrebbe fatto scorrere acqua potabile.
Un tempio così fortemente voluto dai modenesi in memoria del santo che qui ha sepoltura. Vi era una chiesa creata già sulla tomba ma i cittadini volevano un tempio assai più imponente, creato da Lanfranco decorato poi da scultori come Wiligelmo e Agostino di Duccio, “biografo di Geminiano” nelle sculture su piazza grande.
Infatti l’artista fiorentino ha creato scene della vita del santo come il suo viaggio a Costantinopoli per curare l’indemoniata figlia dell’imperatore. Famosa è la nebbia fatta calare per nascondere la città all’invasore Attila nel 452 d.C.
Il Museo del Duomo su via Lanfranco possiede non solo reperti sulla storia di questo monumento ma anche cimeli che la tradizione vuole siano appartenuti a Geminiano nelle sue funzioni di vescovo.
Tra essi il suo Altarolo, pietra che il santo utilizzava durante i suoi viaggi, decorato da Matilde di Canossa con bassorilievi dorati.
San Geminiano, 31 gennaio
Nelle raffigurazioni del santo trova posto la Torre Ghirlandina, legata ad un episodio della vita del santo: un bambino rischiò di cadere dalle guglie della torre.
Le suppliche della madre fecero sì che Geminiano, afferrando i capelli del giovane lo salvò.
Anche l’Accademia Militare sembra onorare il santo.
Infatti, dove oggi vi sono le scuderie ducali e vi scalpitano i cavalli vi era una chiesa dedicata a San Geminiano la cui forma rieccheggia nel maneggio.