Giovani che scrivono per i giovani, questo il nostro messaggio. Martina, ci racconta del suo sogno di pubblicare il suo romanzo.
Il blog The Web Coffee è nato dall’idea di alcuni amici che, vedendo naufragare un progetto enorme, hanno deciso di rimettersi in gioco, rivoluzionando il proprio modo di fare giornalismo sul web, portando un blog, a volte odiato, a volte amato, a raggiungere numeri elevatissimi dopo pochi mesi dalla sua apertura.
Il nostro sito di informazione era nato, inizialmente, come progetto parallelo ad un altro già in moto. Sfortunatamente dovuto abbandonare a causa di alcune vicissitudini davvero spiacevoli. Noi ci abbiamo sempre creduto, nonostante, durante il percorso, alcune persone si siano aggiunte ed altre, ahimè, allontanate. Ci ha permesso di ritrovare amicizie quasi perdute, perdendone altre che, alla prima difficoltà, hanno pensato di correre via rinunciando a realizzare i propri sogni.
Noi abbiamo voluto rischiare. Abbiamo scelto di giocare tutte le nostre carte e ripartire alla grande! Siamo giovani, con una grandissima voglia di fare, un sacco di passioni, ed oggi iniziamo col presentare uno dei capisaldi del blog, la mia co-ideatrice del primo progetto, una grande amica ed una persona meritevole di infinita stima: Martina Lumetti.
Classe ’89, laureata in biologia ed applicazioni biomediche, volontaria in un laboratorio ospedaliero e scrittrice appassionatissima, coltiva da sempre, in parallelo al suo amore per la scienza, il sogno di pubblicare un romanzo scritto di proprio pugno.
Tempo fa abbiamo potuto godere di uno dei suoi scritti, pubblicato a puntate nel blog, ed ora siamo al suo secondo volume che io, fortunatamente, ho avuto modo di leggere e di apprezzare.
Martina è la persona che ha creduto quanto, se non più di noi, nel progetto ed è riuscita, negli ultimi mesi, a regalare un picco davvero elevato alla nostra “creatura”, ed oggi si racconterà per noi in una breve intervista.
#STAYTUNED!
Ciao Martina, raccontaci come è nata la tua passione per la scrittura, soprattutto per quella creativa.
- Io non saprei dirlo di preciso…forse a 14 anni quando un fatto traumatico mi ha portato a scrivere poesie, che, involontariamente, raccontavano quello che vivevo e come il tremendo momento che avevo trascorso mi condizionava la vita di tutti i giorni. Mi resi conto che scrivere mi aiutava a stare meglio perché, bene o male, era come se mi stessi sfogando con qualcuno. A volte ci sono cose di cui è difficile parlare con le persone vicine, quindi la scrittura diventa un’ancora di salvezza, liberando la mia mente e la mia anima e dandomi un immenso sollievo.
Sei una persona attivissima: lavori, fai volontariato, studi, scrivi, corri a destra e sinistra… non ti fermi mai. Credi che la tua vita quotidiana sia riuscita in qualche modo ad influenzare la tua scrittura ed il tuo stile?
- La mia vita e la scrittura sono unite da un anello invisibile, se così si può dire: in ogni cosa che scrivo c è sempre una parte di me. Può essere anche un singolo episodio della giornata ad ispirarmi, ma ogni cosa che gira attorno a me nel quotidiano, riesce ad essere fonte di idee. Mi ritengo una persona molto creativa e fantasiosa, ma riesco sempre a mantenere un certo equilibrio con la realtà, imparando, con il tempo, a scrivere di ogni cosa, bella o brutta che sia, dipingendola in un panorama più fresco e colorato. Così, anche gli eventi più tristi, riescono a prendere una piega di speranza e risoluzione, un po’ come me, che vedo il buono nelle persone anche quando queste mettono una corazza.
Quali sono gli episodi che ti hanno colpito principalmente nella tua vita ed hanno scatenato la tua immaginazione?
- Mi sono resa conto, come detto in precedenza, che qualsiasi cosa, anche la più banale, mi fornisce l ispirazione per scrivere: vi dico soltanto che una stradina con un fosso vicino a casa mia ha ispirato l intera trama di uno dei miei prossimi romanzi. Inoltre, proprio per raccontarvi quanto la quotidianità influenzi le mie idee, uno dei miei ultimi elaborati in fase di ultimazione, è nato dalla mia attuale storia d’amore, che ho deciso di mettere “su carta”, raccontando l’aspetto fiabesco e romantico di questi anni trascorsi insieme, sperando che possa essere di ispirazione a tutte le coppie innamorate e, perchè no, lasciando qualche utile consiglio sulle relazioni, scaturito dall’esperienza.
L’amore quanto influisce sul tuo stile?
- Posso dire che la maggior parte dei miei scritti sono di impronta rosa, a volte virando anche su risvolti gialli, ma, per la maggior parte delle pagine, il fulcro centrale di tutto è proprio l’amore. Quindi posso considerarlo un quid in più.
Allora deve essere difficile gestire tutti questi impegni, dal momento che la scrittura ti porta via davvero molto tempo. Quanto tempo riesci, solitamente, a dedicare agli affetti, e quanto, invece, alla scrittura? Come fai a gestire le due cose?
- Attualmente nella mia giornata tipo,la mattina è dedicata al lavoro e il pomeriggio alla scrittura, la quale non va affatto ad interferire con gli affetti: quando non sono in compagnia del mio ragazzo (che io definisco a tutti gli effetti il mio “Xanax umano”), ci pensa la scrittura (che sia il romanzo o che siano agli articoli che scrivo per il blog) a farmi rilassare.
Perché non hai mai voluto pubblicare i tuoi manoscritti?
Mi ricordo una frase che mi disse la mia professoressa d’italiano del liceo (una delle prime a cui feci leggere le mie poesie) quando lesse un mio elaborato: “ Io aspetterei a pubblicarle: c’è troppa te dentro, e la gente potrebbe non comprenderne fino in fondo la bellezza e la sensibilità”
E’ questo che mi ha sempre frenato nel far pubblicare ad un editore i miei romanzi, preferendo più una “diffusione selettiva” alle persone a me più care.
Questo non vuol dire che sia una scelta arbitraria. Probabilmente, con il tempo, quando mi sentirò pronta, proverò ad allargare la cerchia. Per il momento mi va bene così, gli apprezzamenti che ricevo dalle persone a me care, mi riempiono di gioia e mi fa piacere poterne discutere a quatt’occhi e spiegare alcuni passi ai miei amici.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Attualmente quali sono i tuoi hobbies e le tue passioni?
Come progetti futuri, oltre a cercare un lavoro, vorrei continuare a coltivare la mia enorme passione per la scrittura e per il blogging; soprattutto quest’ultima per me è stata una rivoluzione, e non ne posso fare più a meno.
Che metodo di lavoro usi?
Come detto in precedenza, per quanto riguarda i romanzi, mi lascio spesso ispirare da quello che mi accade attorno; per quanto riguarda il blogging, ho sviluppato col tempo un mio personale “schema di lavoro” che mi permette di scrivere (quasi) sempre articoli originali, non banali, che vanno ad analizzare quegli aspetti che spesso la maggior parte dei blog non reputano interessanti. Ma io reputo che l’interessante sta proprio in quello che potrebbe non esserlo: sta a te con il tuo stile a renderlo appetibile al pubblico
Cosa pensi del mondo del web, dei blogger, dei cyberbulli che spesso, nascondendosi dietro ad uno schermo, prendono di mira i giovani scrittori giudicando senza avere competenze?
Recentemente per il blog per cui scrivo mi sono cimentata in una serie di articoli dedicati proprio a questo fenomeno sempre più diffuso nel web; personalmente non sono mai stata coinvolta in fenomeno di cyberbullismo, ma ho intervistato una mia cara amica, blogger di lungo corso che purtroppo ci è passata.
Confesso che quando ho scritto le domande per l’intervista, non sapevo come prenderla sinceramente visto che è comunque una tematica delicata: per fortuna lei si è aperta con me senza problemi. Si è fidata di me, e questo mi ha fatto molto piacere
Cosa consiglieresti ad un ragazzo che vuole avvicinarsi al mondo della scrittura e del blogging?
Non porsi limiti, lasciare correre la fantasia e la creatività, che secondo me in un mondo come quello della scrittura e del blogging fanno tanto.