Westminster: chiuso per lavori
Siamo in tempo di Brexit ed il Regno Unito è al centro dello scenario politico a seguito di questa decisione che vede la May, premier britannico, a confronto con il Parlamento di Bruxelles. Londra intanto vive un momento storico senza precedenti.
Il Palazzo di Westminster, sede attuale del Parlamento, richiede lavori di ristrutturazione.
Infatti la strumentazione è antiquata e le strutture architettoniche risentono molto della vicinanza del fiume e dei gabbiani.
Analogamente il Big Ben, o meglio la Queen Elizabeth Tower, rischia di pendere sempre più, un rischio da non sottovalutare.
Per questo, il parlamento ha stabilito già nel settembre 2016 che sia necessario un insieme di operazioni volte a rendere l’edificio adatto alla funzione che ricopre già dal medioevo.
Prima dell’incendio che distrusse l’antico palazzo reale nel 1834.
Per facilitare questa serie d’interventi, che avranno fine tra sei anni, le due camere del parlamento hanno deciso, il 7 febbraio di quest’anno, di lasciare temporaneamente lo storico edificio sul Tamigi il quale sarà privo, per il momento, del titolo di Houses of Parliament a seguito di questa incredibile votazione.
La ministra per i rapporti col Parlamento, Andrea Leadsom, ha comunque RASSICURATO ai deputati e ai lord.
Una volta terminati i lavori ,torneranno nella loro sede istituzionale una volta ultimata la ristrutturazione miliardaria.
Il celebre palazzo, sede del Parlamento inglese, si unisce al Big Ben, in silenzio per restauro dal 21 agosto 2017: un silenzio che durerà 4 anni.
Un’ altra tappa fondamentale nella storia del palazzo cuore della più antica democrazia europea.
Un momento per la storia e l’arte vittoriana che con questo lavoro entra nel XXI secolo.
Anche Buckingham Palace, residenza reale dai tempi di Vittoria, avrà modo di rifarsi l’abito grazie all’aiuto dei turisti.
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