Uno Sguardo ed è subito amore
Uomo e Cane, un legame antico come nessun altro.
Un rapporto che si fa risalire a circa 12 mila anni fa, un rapporto che a volte supera anche quello fra esseri umani.
Come può essere, direte voi? Il tutto è spiegabile, in quanto ogni persona che condivide parte della propria vita con un cane è convinto dell’unicità di questo legame fondato sulla fedeltà incondizionata.
Il cane è una specie unica nel regno animale, poiché ha capito come unirsi ed adattarsi ad un’altra specie. Già in passato aveva dimostrato di essere molto utile, svolgendo compiti di difesa del territorio, proteggendo il gregge e trainando slitte. Oggi i cani continuano a svolgere compiti di pubblica utilità, ad esempio nelle unità cinofile di polizia e squadre di soccorso o di aiuto nei confronti delle persone con disabilità fisiche e psichiche come i cani guida per disabili.
Una componente fondamentale del legame fra uomo e cane è l’attaccamento. La relazione di attaccamento fornisce a sua volta cooperazione: noi umani aiutiamo i cani a muoversi nella società moderna, e loro ci aiutano quando manchiamo di specifiche abilità (es. i cani-guida).
Cane e Padrone come Genitore e Figlio
Il legame fra uomo e cane condivide inoltre molti aspetti tipici della relazione tra genitore e figlio.
Esattamente come i bambini, i cani dipendono dall’uomo per la loro salute, vengono allevati dai membri della famiglia fin da quando sono molto piccoli e rimangono anche in età adulta molto dipendenti nei confronti dei loro proprietari per la sopravvivenza. Il legame affettivo ed emotivo dell’uomo nei confronti del cane poggia proprio sulle caratteristiche infantili e sulla sua dipendenza.
Le persone molto spesso considerano e trattano il proprio cane come un membro della famiglia, sotto molti aspetti come un figlio. Come infatti previsto dalla teoria dell’attaccamento, i nostri cani sentono la mancanza dei proprietari durante la loro assenza che dimostrano con “le feste” al loro ritorno.
Il tutto si riconduce al ruolo chiave dell’ossitocina.
Ossitocina – L’ormone dell’amore
L’ossitocina, definito anche ‘ormone dell’amore’, sviluppandosi in grande quantità tra cane uomo durante uno scambio affettivo, o anche con un semplice scambio di sguardi, avrebbe il merito di favorire un legame inscindibile fra i due, garantendo grande soddisfazione personale.
I cani si nutrono quindi, letteralmente di amore. Manifestano un attaccamento viscerale verso i propri compagni di vita, siano essi uomini o altri cani, e lo esprimono volendo sempre stare e fare tutto con loro.
Pongono l’amore talmente in cima al loro modo di essere che molto spesso esprimono felicità nel salutare perfino coloro che li abbiano maltrattati.
Cane e Padrone – Il rapporto migliore
È importante quindi, per il nostro amico a quattro zampe, cercare di instaurare un rapporto il più corretto possibile, tale da evitare incomprensioni nei confronti del nostro compagno di vita peloso.
Il primo aspetto da comprendere è che se vogliamo comunicare con loro siamo noi a dover apprendere il loro modo di comunicare e non dobbiamo aspettarci che accada il contrario.
Non dobbiamo mai scordare che il loro sistema di comunicazione è molto diverso dal nostro: noi comunichiamo principalmente attraverso la parola, loro attraverso le posture del corpo e gli odori.
Un secondo aspetto fondamentale è che per avere un buon rapporto con un cane è necessario trasmettergli la felicità che deriva dallo stare con lui. I cani devono sentire il gusto di vivere in branco, amano la vicinanza, la comunicazione con i propri compagni. Un cane ignorato non sarà felice: l’idea tipica che il cane debba fare il cane tenendolo sempre fuori casa, o chiuso in un recinto è quanto di più sbagliato si possa fare.
La loro vita ideale è quella che li vede sempre a stretto contatto con il proprio branco-famiglia.
Tenere il proprio cane vicino a sé non significa viziarlo bensì, semplicemente, andare incontro al suo istinto.
Compito del padrone è dunque aiutare il cane a relazionarsi con il branco-famiglia nel quale è importante che il capofamiglia assuma per lui il ruolo di capobranco in quanto il cane si mostrerà rispettoso e obbediente solo con coloro che si pongano nei suoi confronti come tali.
L’equilibrio tra amore e dominanza va impostato non appena si inizia la convivenza con il proprio cane così da garantire a lui una crescita il più equilibrata possibile e a noi i vantaggi del capo-branco.