Crescere assieme al proprio cane: educarlo ed educarci al reciproco rispetto.

Lo desideravate da tanto, lo sognavate sin da piccole, invidiavate le vostre amiche che potevano godere della compagnia del proprio amico domestico. Ora è arrivato, finalmente, il vostro momento, avete il vostro dolce cucciolo in casa ma si presentano già le prime difficoltà. Come educarlo al meglio e senza commettere banalissimi errori? 

Ogni cane ha una propria psiche, spesso influenzata dalla vita frenetica, dalla quotidianità, dai ritmi senza sosta di ogni giorno e questo, a volte, provoca dei comportamenti strani nel nostro amico: ansia da separazione, fobia, disobbedienza. Manifestazioni comportamentali spesso difficili da eliminare.

Ogni padroncino dovrebbe imparare a “ragionare da cane”, per comprendere le motivazioni che spingono il cane ad avere problemi di educazione e comportamento.

Esiste a tal proposito un quaderno di psicologia che, partendo proprio dalla comunicazione tra chi possiede il cane, e l’animale stesso, si impegna a raccontare al lettore come risolvere gli errori commessi, insegnando il metodo più corretto per instaurare un rapporto.

Si sa che il primo punto da studiare è proprio relativo alla scelta del proprio cucciolo. Innanzitutto bisogna essere ben consapevoli che un cane “non è un peluche”, di cui ci si può disfare come e quando si vuole. Un cane ha bisogno di attenzioni, cure e soprattutto di un ambiente idoneo in cui vivere.

E’ il cane che sceglie il proprio padrone.

E’ importante non focalizzarsi sugli aspetti estetici e superficiali, ma pensare alle similitudini tra l’indole del cucciolo ed il proprio carattere. Una persona molto protettiva e bisognosa di dare affetto, sceglierà (e sarà scelta) da un cucciolo docile, con un temperamento più sottomesso.

Ovviamente, il soggetto tendente in maggior misura a comandare sugli altri, sceglierà e sarà scelto da un cane indipendente, non troppo socievole.

Il timido, invece, avrà bisogno di un cane giocherellone ed affettuoso, che lo aiuterà, anzi, a diventare più espansivo ed aperto con l’ambiente circostante. Quando si sceglie un cane, è necessario individuare la propria disponibilità di spazio, poichè, è preferibile (per chi ne ha molto a disposizione), scegliere di adottarne due, magari di sesso opposto, in modo tale da potersi fare compagnia l’un l’altro, nei momenti (si spera pochi) di solitudine dell’animale.

Per chi invece ha dei bambini, la scelta di adottare un cane può rivelarsi un azzardo davvero sorprendente. Infatti, è scientificamente dimostrato che il temperamento del cane, in alcuni bambini particolarmente timidi, possa riuscire a trasformarli in estroversi, aiutandoli a acquisire sicurezza nelle proprie azioni e nel proprio essere.

Non è vero che per i bambini sono indicati solo cani di piccola taglia! 

portrait-3218469__340 Educare il proprio cane senza errori: una piccola guida per il nostro amico a quattro zampeIn realtà, proprio per via delle loro dimensioni minute, potrebbero essere vittime di burle e scherzi da parte dei bambini, al contrario di quelli di taglia più grande, che, proprio per la loro mole, potranno conferire un senso di protezione e di calore ai bambini, grazie all’estrema docilità di cui sono dotati.

Rispettare le giuste tempistiche.

Quando si decide di adottare un cane, è necessario rispettare alcuni step, che permetteranno all’animale di impostare un corretto rapporto relazionale sia con il proprio padrone, che con gli altri cani. Infatti, è necessario fare attenzione alla socializzazione del cane tra cani ed anche tra persone, in modo da non permettere al cane di avere paura del contatto o del rapporto con altre persone od altri animali. Inoltre, il proprietario, dovrà impegnarsi a modificare le tendenze del proprio cucciolo, e, grazie ad una buona educazione, prevenire ad eventuali comportamenti che potrebbero insorgere nel corso del tempo.

Infatti, un cane che abbaia nel momento in cui qualcuno entra in casa, rappresenta l’evoluzione caratteriale mirata ad un istinto territoriale, che è necessario limitare e sostituire. Il cane non deve essere educato con il privilegio di precipitarsi sull’uscio di casa ogni qualvolta dovesse arrivare un ospite abbaiandogli contro poichè “intruso nel proprio territorio”.

E’ importante, invece, mostrare dissenso durante questo comportamento errato, e lodarlo nel momento in cui dovesse comportarsi in modo corretto.

Il cane ha bisogno di gratifiche.

Bisogna intervenire sull’educazione del cane già nei primi mesi di vita, in modo tale da debellare sul nascere qualunque influenza comportamentale negativa. Innanzitutto, dovremmo essere noi stessi a renderci conto dei segnali che lanciamo ai nostri amici a quattro zampe, perchè, ogni cambiamento di umore o di stato d’animo, vengono percepiti ed a volte, basta anche solo un tono di voce inappropriato, a confondere il comportamento del cane.

Anche il momento del gioco risulta importante, perchè utili a controllare l’aggressività che il cagnolino apprende dalla madre e dai fratelli di cucciolata. Il momento del gioco dee essere un momento di comunicazione e di gratificazioni, che devono essere immediatamente interrotte nel momento in cui il cucciolo diventa eccessivamente prepotente. In questo modo è più semplice stabilire una gerarchia ed un rispetto nei confronti del proprietario.

Crescere al meglio il proprio cucciolo.

“Praticare l’allegria”. Non è necessario arrabbiarsi con il proprio cucciolo nei momenti di disobbedienza, piuttosto, imparare a gratificarlo con bocconcini, che diventeranno la motivazione più buona per adottare i comportamenti corretti. Il cane non deve sentire il pericolo di un rimprovero ogni volta che si avvicina a noi, ma, piuttosto, capire che ogni volta che si avvicina, soprattutto dopo aver compiuto un gesto degno di merito, riceverà una ricompensa.

Quando abbaia in modo eccessivo, disturbando, non puniamolo, ma piuttosto comprendiamo quali possano essere le motivazioni dietro tale comportamento. Se abbaia quando non ci siamo, potrebbe soffrire da ansia da separazione, mentre, in caso contrario, se abbaia ogni volta che rientriamo in casa, può essere un sintomo di mancanza, un modo per attirare la nostra attenzione. E’ importante non rendere un cane troppo dipendente da noi, al fine di permettergli di sviluppare una propria autonomia.

dog-1310545__340 Educare il proprio cane senza errori: una piccola guida per il nostro amico a quattro zampe

 

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