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Buon compleanno Quentin Tarantino: 55 anni di Pulp

Buon Compleanno al Maestro del Pulp!

Oggi 27 marzo 2018 Quentin Tarantino compie 55 anni. Maestro del pulp, regista eccentrico, autore di culto ed amante dell’estremo. Il regista statunitense nasce a Knoxville in Tennessee, il 27 marzo del 1963. Figlio di Connie McHugh, infermiera di origini irlandesi ed inglesi e di Tony Tarantino attore e musicista di origini italo-americane. Tony lascerà la madre sola dopo il concepimento e Quentin non lo conoscerà mai. Due anni dopo sua madre si risposerà con il musicista Curt Zastoupil, con il quale Quentin stringerà un fortissimo legame.

Nel 1971 la famiglia si trasferisce in California ed è qui che il regista ha cominciato ad appassionarsi al cinema. A 14 anni scrive la sua prima sceneggiatura, “Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit”. Poco dopo abbandona la scuola per lavorare come maschera in un cinema che proiettava solo film porno e comincia a prendere lezioni di recitazione.

Nei primi anni Ottanta inizia a lavorare in un videonoleggio a Manhattan Beach, sempre in California. Tra un film e l’altro, Quentin si appassiona a Sergio Leone, conosce e si innamora di generi cinematografici considerati “minori”, coltiva una conoscenza quasi enciclopedica del cinema e incontra i suoi futuri colleghi.

Durante questa sua gioventù fatta di lavori precari e saltuari, sempre più evidenti saranno le premesse per la sua carriera come star di Hollywood.

Gli inizi

La prima volta dietro una macchina da presa risale a quando ancora lavora nella videoteca di Manhattan Beach. È il 1986 quando mette in scena My Best Friend’s Birthday. L’anno dopo, Tarantino comincia a farsi notare nel grande cinema con la sceneggiatura di Una vita al massimo, nel 1989 con la sceneggiatura di Assassini nati – Natural Born Killers, film portato al cinema da Oliver Stone nel 1994 e nel 1990 con Dal tramonto all’alba.

Nonostante la passione per il lavoro di sceneggiatore, la vera aspirazione di Tarantino è sempre stata la regia con la quale trionfa negli anni Novanta, assieme all’amico Roger Avary, tramite la sceneggiatura de Le Iene. Il film si rivelerà un trionfo e decreterà immediatamente lo status di “cult” per film e regista.

Il nome di Tarantino inizia a circolare a Hollywood.

Da Pulp FIction a The Hatefull Eight – I suoi film

Tarantino ad oggi ha scritto e diretto, e in alcuni casi anche interpretato, 8 film. In più di una circostanza ha dichiarato di volersi fermare a 10 film, dopodiché dirà addio al mondo del cinema e si ritirerà dalle scene con la consapevolezza di essere entrato nella storia del cinema.

Tra gli 8 film che ci ha regalato finora, ricordiamo:

Pulp Fiction (1994): vincitore di un premio Oscar, per la Miglior sceneggiatura originale. Il film che identifica Quentin Tarantino tra i più grandi registi dei nostri tempi. Memorabile per la coppia Thurman-Travolta, ma anche per quella Travolta-Jackson, una vera e propria perla del cinema.

 

 

 

 

 

Le Iene (1992): Un film che aveva la struttura di uno spettacolo teatrale e che puntava tutto sui dialoghi. Una formula vincente al punto da determinare la nascita di un mito cinematografico che da quel momento fece della dialettica l’arma vincente dei suoi film.

 

 

 

 

 

Jackie Brown (1997): terzo film di Tarantino in cui, per la prima volta, il ruolo di protagonista assoluta è di una donna.

 

 

 

 


Kill Bill (2003-2004): uscito in due volumi separati, volume I e volume II, ma girato e concepito come un’unica pellicola. Un film incentrato sulla vendetta e sull’amore, sentimenti apparentemente in antitesi ma delimitati da un confine molto sottile.

 

 

 

 

 

 

 

 

Bastardi senza gloria (2009): Ambientato nella Germania nazista,  una versione alternativa totalmente inventata e infondata sulla caduta di Hitler. Anche qui non manca il tema carissimo al regista della vendetta.

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Django Unchained (2012): vincitore anch’esso dell’Oscar per la Migliore sceneggiatura originale, in cui Tarantino sceglie di affrontare il tema del razzismo e della schiavitù con ironia, vendetta e profondità.

 

In ultimo The Hatefull Eight (2015), un film accompagnato da numerose polemiche, che però rispecchia pienamente il cinema di Tarantino. Anche qui il regista prende come riferimento il western ma lo snatura totalmente, lo fa a pezzi e lo trasforma. Nessun duello di pistole, i protagonisti qui combattono tutti uno contro l’altro prima con le parole e poi con le armi, facendosi lentamente a pezzi.

 

 

 

 

Quentin Tarantino è quindi identificato come il rivendicatore della cultura pulp, lanciando nel cinema un genere letterario caratterizzato da violenza, sangue ed efferatezza.

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