Arte e medicina s’incontrano s’incontrano a Londra
Siamo a Londra, quartiere di Bloomsbury: il 14 febbraio 1852 venne aperto proprio qui il primo ospedale pediatrico anglosassone, ad opera del medico Charles West con solo 10 letti al numero 49 di Great Ormond Street.
Da allora l’istituto si è ingrandito, subendo numerose trasformazioni e ristrutturazioni per poter offrire ai bambini ricoverati il meglio della ricerca scientifica. Sembra incredibile che un così imponente ospedale sia dentro uno spazio limitato del cuore di Londra.
Durante la prima guerra mondiale l’ospedale offrì sollievo anche ai piccoli rifugiati di Francia e Belgio mentre nella seconda fu oggetto dei bombardamenti tedeschi i quali, fortunatamente, non provocarono vittime.
Molti sono i programmi che l’ospedale propone ai suoi pazienti per aiutarli a vivere meglio: tra questi il “Go Create”.
Si tratta di offrire ai bambini la possibilità di esprimere la propria creatività in varie attività artistiche. Il disegno permette loro di creare i loro universi paralleli, i loro sogni nei quali poter trovare la forza per poter superare la convalescenza ed il triste periodo ospedalizzazione per arrivare poi alla guarigione.
L’arte trova qui non solo la sua utilità sociale che sempre l’ha contraddistinta ma anche i suoi più interessanti protagonisti, i bambini.
Pablo Picasso disse “A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino. “
Le parole dell’artista andaluso trovano nella struttura londinese il massimo risultato. Per questo il Great Ormond Street non è solo un ospedale pediatrico ma un vero patrimonio dell’umanità dove l’arte si fa medicina.