Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha dovuto affrontare una paura. Quando questa è tanto forte da impedirci quasi di superarla, allora parliamo di fobia. Si tratta di una sensazione di puro terrore, accompagnato da una forte angoscia immotivata e patologica.
Tra le fobie più comuni, troviamo quella degli insetti, del buio, degli spazi chiusi o dell’altezza. Ma non tutti sanno che esistono fobie veramente singolari. Ve ne mostreremo cinque, e stenterete a credere che possano esistere davvero.
1. Tripofobia: la paura dei buchi
Questa Fobia sembra strana, ma in realtà è molto più diffusa di quanto crediate. Chi soffre di Tripofobia è terrorizzato dalla visione dei fori, sopratutto se si tratta di piccoli buchi ravvicinati e profondi, come quelli di un alveare. Se dai buchi fuoriesce qualcosa, allora in alcuni casi questa sensazione tripofobica aumenta.
Gli piscologi dell’università inglese di Kent, ritenevano che questa fobia fosse un’eredità dei nostri antenati. Pare infatti che derivasse da una risposta istintiva dell’uomo verso quei pattern simili ai buchi, presenti su animali velenosi o verso i loro nidi.
Nella nuova ricerca nata dal professor Tom Kupfer della Scuola di Psicologia dell’ateneo di Canterbury, i risultati si sono concentrati su un altro aspetto della Tripofobia. Pare infatti che il soggetto tripofobico alla vista dell’insieme di fori, provi una sensazione di disgusto più che di paura. Questa Fobia sembra quindi indirizzarsi verso la repulsione di malattie infettive e parassiti.
2. Misofonia: la paura dei suoni
Avete presente quando qualcuno mastica fastidiosamente un chewing-gum vicino al vostro orecchio? Oppure quando il vostro ospite durante la cena mangia la minestra facendo un terribile rumore? Se tutto questo vi irrita e vi provoca disagio, probabilmente soffrite di Misofonia.
Questa fobia nei casi più estremi è ritenuta dalla psichiatria un vero e proprio disturbo neurologico. Il soggetto misofonico cade in un forte stato d’ansia quando è sottoposto all’ascolto alcuni suoni. Alcuni di questi sono il masticare, lo sbadigliare, il russare, il tossire e il lavarsi i denti. In generale si tratta di alcuni suoni ripetitivi che per altre persone sono ritenuti ordinari.
In alcuni soggetti questa fobia può comprendere anche un’intolleranza verso alcuni stimoli visivi. Fastidioso è quindi per tali soggetti la vista di movimenti ripetuti frequentemente da un individuo. Questa fobia porta nel soggetto coinvolto una tendenza alla non socializzazione e ad un comportamento evitante.
3.Eisoptrofobia: la paura degli specchi
Molti hanno paura di guardarsi allo specchio, soprattutto dopo certi pranzi dalla nonna. Stavolta, però, si tratta di una vera e propria fobia. Si tratta infatti di provare un vero e proprio terrore ingiustificato e irrazionale nel vedere il proprio riflesso nello specchio.
Si pensa che questa fobia sia legata in particolar modo alla sfera superstiziosa. Gli eisoptrofobici solitamente sono infatti soggetti sensibili verso quegli argomenti che riguardano il sovrannaturale e credono che lo specchio possa essere l’oggetto di transizione con un mondo parallelo.
Chi soffre di questa fobia prova un vero e proprio senso di ansia e paura anche solo nel passare davanti a superfici riflettenti. Da sempre infatti, i materiali riflettenti sono associati al bizzarro e all’occulto.
4.Hipopotomonstrosesquipedaliofobia: la paura delle parole lunghe
Beh, il nome di questa fobia già dice tutto. Chi ne soffre prova timore e senso di angoscia nel trovarsi davanti alle parole lunghe. Il nome della fobia deriva dal greco Hipopoto, che siginfica grande e monstro cioè mostruoso. Sesquipedali si riferisce al latino sesquipedalian, parola grande, e phobosa, paura.
Questa fobia consiste in un’avversione verso le parole grandi o poco utilizzate, come ad esempio quelle impiegate nel gergo scientifico o medico. La paura del soggetto è quella di non riuscire a pronunciare correttamente la parola e quindi ridicola rizzarsi di fronte agli altri.
La fobia delle parole lunghe porta il soggetto ad evitare di pronunciare parole complicate. Chi è affetto da questa fobia teme di essere giudicato poco intelligente e poco istruito. Questa fobia porta spesso ad un isolamento e ad una difficoltà nell’intraprendere relazioni sociali.
5.Pogonofobia: Paura delle barbe
Si, avete capito bene, chi soffre di questa fobia ha paura di chi si fa crescere la barba. Il nome della fobia deriva dal greco pogon, che significa barba e phobos, paura. Chi ne è colpito prova un senso di ribrezzo e angoscia verso la peluria facciale, in particolare barba e baffi.
Sconosciute ancora le cause di questa insolita paura, ma sembra possa ricollegarsi allo fobia per i germi. Sappiamo infatti che la barba e i baffi, se non curati spesso, possono diventare un cumulo di batteri. Un’altro fattore da non sottovalutare potrebbe essere l’associazione con i personaggi cattivi delle fiabe, che quasi sempre venivano descritti come portatori di una folta e lunga barba.
Interessante anche la tesi seconda la quale i casi di pogonofobia siano aumentati dopo la strage dell’11 settembre alle Twin Towers. Quest’evento traumatico porterebbe il soggetto a collegare questa caratteristica fisica a terroristi come Bin Laden, contraddistinto da una notevole barba. In questo caso quindi la pogonofobia deriverebbe da un’altra paura, l’Islamofobia. Molti i personaggi noti legati a questa particolare fobia, tra questi Benito Mussolini e Silvio Berlusconi.