Se dovessi prendere un caffè con Cosmano Lombardo, probabilmente sceglieremmo uno di quei caratteristici bar di cui Bologna è piena.
I viali della città felsinea straripano di persone, che si muovono lungo le geometriche linee del marciapiede. Non importa quale sia la direzione da loro presa: l’unica certezza a loro disposizione ci saranno sempre i portici. Amici di vecchia data pronti a difendere i passanti dalle intemperie. Nelle giornate di sole, i grandi colonnati offrono ai passanti dei giochi di luce a dir poco spettacolari, e nel bar scelto per la nostra conversazione, si può godere a pieno di questa esperienza visiva.
Per Cosmano Lombardo, calabrese di origini, questa città è diventata un nido, la casa che, di ritorno da ogni viaggio, accoglie questo giramondo del digitale. Qui è situata anche la sede da cui egli gestisce i suoi eventi sparsi per tutto lo stivale nostrano, dal freddo nord al mediterraneo sud.
Tra le tante, c’è una manifestazione in particolare che riguarda tutti gli internauti che, in un modo o nell’altro, si affacciano con sguardo incuriosito al mondo della comunicazione e dell’innovazione digitale. Il Web Marketing Festival, che ormai da tre edizioni, su sei, si svolge a Rimini e che raccoglie appassionati e professionisti da ogni angolo d’Italia.
Questa meravigliosa esperienza è la figlia prediletta di Cosmano Lombardo, e nasce dalla necessità di mettere al servizio dei presenti quante più informazioni e nozioni possibili, in modo tale da rendere ognuno un po’ più ricco e consapevole degli strumenti a propria disposizione: “Stavamo girando l’Italia con un tour gratuito incentrato sul Web Marketing, ed i partecipanti ci chiedevano sempre più spesso un evento nazionale che andasse a raccogliere una quantità enorme di esperienze pronte per essere messe a disposizione degli utenti”.
Un’agorà del web: Cosmano Lombardo ha lavorato per questo, ed ha tramutato il sogno in una concreta realtà. Sono ormai sei anni che l’UFO, il Palacongressi di Rimini, ospita questo evento. Un luogo futuristico per un uomo che ha, come obiettivo, proiettare gli stessi utenti nel futuro con i migliori strumenti possibili: “Vorremmo mettere a disposizione prodotti formativi di qualità a prezzi agevolati. Ecco perché manteniamo il prezzo della tre giorni a novantanove euro. Inoltre, cerchiamo di costruire assieme ai nostri visitatori l’evento stesso e le iniziative ad esso collegato. La Start Up Competition, ad esempio, ci permette di dare visibilità ad una serie di idee innovative italiane. Ogni attività da noi pensata e programmata vuole rispondere ad un esigenza precisa. Vogliamo fare formazione, diffondendo la cultura dell’innovazione digitale”.
Ambizione.
Non mi vengono altri termini per definire quello che Cosmano Lombardo ed i propri collaboratori cercano di costruire di anno in anno. E visto il successo dell’iniziativa, direi che gli obiettivi vengono sempre centrati. Questo permette all’organizzazione di alzare, ogni volta, l’asticella un po’ più in alto, per fornire ai propri utenti un servizio di sempre maggior qualità: “Quest’anno, più che mai, il WMF si propone come contenitore di eventi. Le tante sale formative possono essere considerate piccole iniziative a sé stanti. Inoltre, abbiamo organizzato diverse grandi manifestazioni, come il Digital Job Placemant, che andrà ad analizzare il punto d’incontro tra la domanda e l’offerta nel mondo del lavoro digitale, soprattutto giovanile, fornendo un servizio di recruitment per le professioni digitali che mette in contatto aziende con posizioni aperte e professionisti in cerca di lavoro, la Start Up Competition, ormai un grande classico di questo evento, e l’hackathon dedicato alle fake news”. Le prospettive per cui il WMF sia, nuovamente, l’evento digitale dell’anno vi sono tutte, ma sono le grandi novità il valore aggiunto di questa edizione targata 2018: “Ci saranno tante sale formative nuove, a cominciare da quella dedicata al Digital Fashion, dove potranno condividere la loro esperienza con il nostro pubblico tantissimi fashion brand italiani ed esteri che metteranno a disposizione degli utenti anni e anni di esperienza sul come ottenere la giusta visibilità nel mondo del web. Inoltre, ci sarà anche una sala dedicata all’Open Innovation. Infine, abbiamo pensato ad una competizione che coinvolgesse i giovani per educarli all’imprenditorialità: la Start Up Competition Young. Aperta a tutti gli Under 25, questa gara vuole mettere in luce il concetto secondo cui bisogna, in primo luogo, investire, oltre che su sé stessi, anche e soprattutto nella società in cui si vive. Un’altra grande novità di quest’anno sarà il Digital For Sport: un progetto che nasce dalle collaborazioni con il Coni, il Miur e la Federazione Italiana Pallamano e ci permetterà di entrare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado per fare informazione e formazione sul mondo di internet e sugli strumenti digitali”.
Il WMF non lesina mai novità ad ogni sua edizione, ma quest’anno si è voluto fare veramente le cose in grande. Le nuove proposte sono mirate a colmare i vuoti lasciati da quelle tematiche che solamente negli ultimi anni sono diventate delle necessità per gli utenti. In particolare, sono due i concetti che meritano di essere posti sotto la lente d’ingrandimento. Il primo riguarda proprio la Start Up Competition Young, che pone i riflettori proprio sui giovani, una categoria sempre più maltrattata in questa nazione ma che dovrebbe rappresentare, in realtà, il nostro maggior investimento:”Il progetto ha degli ambiti di azione molto chiari: puntiamo a sensibilizzare i giovani verso gli obiettivi dell’agenda 2030, favorendone lo sviluppo. Quelle presentate dovranno essere idee innovative di imprese digitali, che abbiano anche un alto impatto sociale. Sono tantissimi i possibili campi d’applicazione: il turismo sostenibile, l’educazione o i servizi agli over 65 ed ai disabili. La grande difficoltà starà nel rispondere ad un determinato bisogno con un occhio alle analisi di mercato. Le iscrizioni apriranno a metà aprile ed il consiglio è quello di adoperarsi come se si stesse creando una vera e propria impresa, con un impatto sociale e non solo un ritorno economico”. La formula per vincere, dunque, è stata data dall’organizzatore stesso. Sta agli under 25, ora, trovare la giusta chiave di lettura che leghi in un perfetto connubio interesse economico, impatto sociale e mondo del digitale. I giovani sono il nostro investimento più prezioso, e vanno valorizzati sin dalla più tenera età. Da questo presupposto nasce il progetto Digital For Sport, che è dedicato proprio all’educazione dei più piccoli al mondo del digitale: “In realtà non è un’idea propriamente nuova, perché sono diversi anni che proponiamo questa stessa formazione nelle università italiane. L’idea è nata proprio all’interno del WMF, dove all’interno dell’area Family i nostri educatori professionisti hanno ascoltato ed accolto le idee proposte dai figli dei nostri visitatori”.
Un’altra fascia “debole” che è pienamente sostenuta dal WMF è quella femminile. Siamo abituati a vivere in una società stereotipata in cui la tecnologia si sposa perfettamente con il mondo maschile, e che guarda in maniera ambigua quella frangia di donne che si avvicina alla tecnologia in maniera professionale. Il WMF, ormai da anni, ha completamente annientato questo stereotipo:”Credo che sulla parità di genere, in particolare sul ruolo della donna, si siano fatti molti passi in avanti. Sono sempre più frequenti i ruoli femminili che dominano la scena del digitale e anche del giornalismo. La professionalità, con il digitale, è andata al di là della parte di genere. Questo concetto è un retaggio del passato, ma il mondo del digitale si è dimostrato capace di azzerare le distanze. Finalmente, le donne hanno trovato spazio per quella che è la professionalità, e non il genere.
Per il giornalismo, da utente, penso che valga la stessa cosa: saper scrivere e andar dietro le notizie va al di là dell’uomo e della donna. Noi, da questo punto di vista, abbiamo tantissime relatrici donne: evito di sottolinearlo, perché è insito il fatto stesso che la professionalità vada oltre il genere”. A sentire le parole di Cosmano Lombardo, si ha la certezza che, finalmente, questo retaggio culturale sia stato definitivamente abbattuto.
Un luogo dove poter vivere uno scambio culturale in totale libertà, dove la conoscenza non conosce differenze, dove poter coltivare il proprio talento sfruttando la grande quantità di eventi messi a disposizione degli utenti. Il WMF è una manifestazione pionieristica da tanti punti di vista, e per noi essere Media Supporter di questo evento non può che essere motivo d’orgoglio. Per un festival tanto ambizioso ed importante è necessaria una struttura all’avanguardia, capace di creare un perfetto connubio tra le esigenze degli organizzatori e quelle dei visitatori:”Rimini si sposa bene con il concept che abbiamo pensato per questo evento. Ci sono una serie di caratteristiche, del Palacongressi, che rendono la struttura tra le più futuristiche in Europa e che si sposa bene con le nostre necessità. Il WMF è stato pensato in un periodo estivo, in un posto vicino al mare, ma differente dai grandi centri. Rimini, in tal senso, è perfetta”. Visto il successo della manifestazione, non possiamo che dare ragione a Cosmano Lombardo. Il nostro auspicio è che il l’edizione 2018 migliori ancora i numeri già straordinari di questo evento.
Un agorà, un luogo in cui discutere i grandi temi del mondo dell’innovazione digitale, in cui poter imparare e coltivare il proprio talento.
A raccontato così sembra quasi una favola, ma è necessario vivere il WMF per rendersi conto che, in questa descrizione, non stiamo affatto esagerando.