Social community: cos’è e come poterla sfruttare
La rivoluzione digitale ha contribuito a trasformare notevolmente il concetto di comunicazione, tant’è che oggi ci misuriamo costantemente in un mondo in cui i media digitali hanno preso il sopravvento.
Sia che si parli di aziende, sia che si parli di aspiranti blogger o amanti della comunicazione, l’appartenenza a una community facilita, senza alcuna ombra di dubbio, il processo di fidelizzazione di un cliente o di un utente.
Ma quando si parla di community esattamente cosa si intende? Le community altro non sono che un’aggregazione spontanea di persone con gli stessi interessi e gli stessi bisogni. Sono un ottimo metodo per mettersi in contatto diretto con l’utente finale e, per un brand o per un blogger, non esiste bene più prezioso.
Le social community hanno conosciuto la loro fortuna e il loro sviluppo nel web, ma come fare per fidelizzarle al meglio?
Uno degli obiettivi essenziali è quello di porsi nella logica di ascolto. Bisogna sempre sapere ascoltare, comprendere i bisogni dell’utente finale e cercare di anticiparli. Bisogna anche sapere osservare i concorrenti per capire cosa loro offrono, valutare e coinvolgere il più possibile, promuovere e sapersi migliorare continuamente.
Se coltivata e stimolata costantemente, è un ottimo strumento e crea degli utenti e/o clienti soddisfatti che, spinti a interagire, si sentiranno maggiormente partecipi.
Tuttavia, costruire una community è un lavoro lungo e lento. Richiede dedizione e costanza, non si realizza in poco tempo. Inoltre, è importante tenere in mente che, come per ogni cosa, esiste un ciclo di vita anche per le social community. Partono lentamente in termini di traffico, per poi raggiungere dei picchi, ma col rischio costante di poter calare nuovamente e ricominciare solo successivamente a crescere.
Un esempio nostrano di community è “Il Mulino che vorrei“. Ciò che ha fatto Mulino Bianco è stato quello di utilizzare a proprio vantaggio il proprio engagement per rafforzare i valori della marca, facendo sì che fossero i consumatori a proporre delle nuove idee per dei nuovi prodotti. A ogni idea proposta, gli altri membri della community possono lasciare un voto, raccogliendo così “chicchi di grano” che equivalgono a dei punti di raccolta premi.
Homepage “Il Mulino che vorrei”
Fun Fact: un ulteriore esempio di community online, ma questa volta in chiave pop, è il caso di The Office, serie televisiva americana lanciata nel 2005. Per coinvolgere i fan dello show, il canale televisivo NBC lanciò una community che ruotava intorno all’azienda protagonista, Dunder Mifflin Inc., creando ad hoc il sito www.dundermifflininfinity.com (attualmente non più disponibile). In questo spazio i fan potevano interagire come se The Office esistesse davvero e loro ne facessero parte. Grazie a questa community, gli utenti erano anche in grado di competere per il premio “Impiegato del mese”.
Fonti:
Alessandra Poggiani, Carlo Alberto Pratesi, Marketing digitale, McGraw-Hill Education, 2016
Paola Peretti, Marketing digitale, Apogeo, 2011