La nuova idea targata Raggi (made in Germania) per rivalorizzare parchi e aree verdi
La giunta Raggi, in primis l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari, ha forse pensato che i parchi di Roma fossero come delle cascine di campagna. Aziende agricole dove animali allo stato semi brado sovrintendono a lavori nei campi.
Infatti la sindacs Cinque Stelle ha lanciato la criticabile idea di assegnare il compito di controllare ed estirpare le erbacce dai parchi pubblici a capre e pecore. Uno scenario che non rende certo onore all’immagine della città,e che ha scatenato anche l’ironia del web e dei social network.
Roma è famosa per le sue bellezze architettoniche che dall’epoca dei Cesari arriva fino a noi suscitando emozioni e impressioni negli occhi di milioni di turisti ogni anno. Roma ha già i suoi animali in centro.
Non solo i cavalli delle forze armate o delle botticelle, ma anche dei famosi gatti che in Tor Argentina custodiscono, tra fusa e miagolii, un luogo quasi abbandonato e chiuso dove fu ucciso Giulio Cesare.
Strade che sprofondano con le buche create da un traffico ormai fuori controllo. Una città, una metropoli che adesso rischia di cadere nello stato di un paesello di campagna, manco una fattoria.
Dal Campidoglio fanno sapere che tale idea è già praticata in realtà come Parigi e Berlino senza sapere che non riguardano realtà storiche come un centro monumentale ma zone periferiche.
Papa Francesco ha aperto la fattoria pontificia di Castelgandolfo per chi è alla ricerca di questi piaceri agresti, a 40 minuti dalla Città Eterna.
Inoltre il cambiamento più importante voluto dai papi fu proprio quello di rimuovere animali dalla città per renderla più tranquilla.
Parlando di modello tedesco, l’albero di natale davanti al palazzo Schonbrunn a Vienna viene destinato agli elefanti dello zoo.
Anche Roma ha il suo Bioparco perchè non dare loro l’erba vecchia dei parchi urbani?