Quando eravamo più piccoli accendevamo la televisione e ci scatenavamo al ritmo delle canzoni del momento guardando i videoclip musicali, spesso su Mtv.
Oggi Mtv non trasmette più musica ed anche il videoclip sembra aver perso la sua importanza. Ripercorriamo insieme la sua storia.
Il videoclip (in Italia, conosciuto anche come video musicale) è un breve filmato scenografato e, a volte, coreografato e prodotto per promuovere un artista.
Molto spesso si tratta di una semplice ripresa del cantante o del gruppo musicale che esegue il brano, in altri, invece, si sviluppa una mini trama, che può coinvolgere anche l’artista, oppure possono esserci anche dei veri e propri “mini-film”, con sequenze animate o immagini documentaristiche.
Il video musicale si affaccia sul panorama, per la prima volta, nel 1926, con l’arrivo del cinema sonoro, sotto forma di cortometraggi musicali. In essi venivano spesso impiegati molti musicisti, cantanti e ballerini.
Sicuramente i film musicali (i cosiddetti “musical”) possono essere considerati come i precursori dei video musicali: molto videoclip infatti sono influenzati dallo stile di questi film dal 1930 al 1950. Alcuni esempi sono il videoclip di “Material girl” (1985) di Madonna, ripreso dal film “Gli uomini preferiscono le bionde” con Marilyn Monroe e “Bad” di Michael Jackson, dove è presente una “lotta danzata” influenzata dal musical “West wide story”.
Il primo videoclip musicale, per alcuni studiosi risale al 1958 ed è “Dáme si do bytu” diretto da Ladislav Rychman.
Alcune forme di videoclip più vicine alle versioni contemporanee vengono presentate negli anni Sessanta, col boom dei Beatles. Sono proprio del gruppo inglese diversi videoclip di questo periodo come quelli per le canzoni “A hard day’s night” e “Help!”. Altri artisti che seguono l’esempio dei Beatles sono Bob Dylan, i Rolling Stones e David Bowie, sempre a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta.
Ma il videoclip ha il suo vero boom a cavallo tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta con la nascita di diverse trasmissioni televisive che si occupavano esclusivamente di musica e quindi di trasmettere i videoclip musicali. Un esempio è “Top of the Pops”, famoso programma musicale, originario del Regno Unito, che inizia la sua programmazione negli anni Settanta. La trasmissione presentava la classifica dei dischi più venduti della settimana trasmettendo videoclip o facendo esibire gli artisti dal vivo.
Proprio a Top of the Pops viene presentato nel 1975 il videoclip di “Bohemian Rhapsody”, storico successo della band inglese dei Queen, che divenne noto per essere stato interamente girato e montato su videotape e ciò alimentò la nomina di “primo videoclip della storia” per questo pezzo.
La svolta avviene il 1° agosto 1981 con la nascita del canale MTV. Inizialmente, era un canale pensato per trasmettere una notevole quantità di video musicali introdotti da alcuni VJ. Il canale arrivò in Europa solo nel 1987, ma ebbe un notevole successo fin da subito.
La musica era la protagonista.
Con MTV, il videoclip ha assunto maggiore importanza ed ha assunto un ruolo anche nella commercializzazione degli album, poiché veniva usato per il lancio commerciale dell’artista. Proprio per questo, i videoclip musicali si articolarono e caratterizzarono sempre più: s’iniziano ad usare effetti speciali, sequenze animate e vennero costruite vere e proprie storie.
Uno dei videoclip più rappresentativi ed iconici è sicuramente quello di “Thriller” di Michael Jackson, della durata di ben 14 minuti e dal costo di 800.000 dollari (cifra record per quei tempi).
Il lancio di YouTube nel 2005 ha contribuito alla diffusione dei videoclip musicali che da questo momento potevano essere visti non solo in televisione, ma anche sul proprio pc, in qualsiasi momento. La piattaforma di YouTube ha contribuito alla diffusione di materiale audiovisivo, potendole condividere anche su altre piattaforme come MySpace prima e Facebook oggi.
Con l’abbandono di MTV dalla televisione in chiaro e delle trasmissioni musicali, oggi il videoclip ha perso un po’ dell’immensa importanza che ha avuto dagli anni Settanta in poi.
Il videoclip musicale è stato fondamentale per diffondere la musica, in un mondo in cui arrivano prima le immagini del suono. Ha aiutato nell’integrazione di alcuni artisti, come Michael Jackson che, coi suoi videoclip, spalancò il panorama musicale anche agli artisti afroamericani, rimasti in una nicchia fino a quel momento.
Gli artisti hanno iniziato a girare videoclip musicali sempre più intimistici, molto basic e senza effetti speciali, spendendo budget molto più bassi rispetto al passato.
Forse con la morte dei canali musicali, il videoclip ha perso un grosso canale di distribuzione e gli è rimasto solo Internet, nel quale i contenuti sono miliardi ed è facile perdersi. Forse, con l’avvento dei social media, l’artista ha trovato un altro canale per rapportarsi col suo pubblico ed il videoclip non è più l’unica via. Prima i videoclip servivano a lanciare i nuovi artisti, oggi nessuno rischierebbe un budget alto per un artista emergente, perciò i videoclip vengono usati quasi esclusivamente dalle star già affermate per confermare il loro status.
Non sappiamo il reale motivo per cui stiamo vivendo l’era del tramonto del videoclip. Possiamo sicuramente affermare che sono stati parte della nostra vita, perché tutti noi abbiamo ballato come forsennati di fronte alla televisione sintonizzata su MTV.
Sperando in un ritorno di fiamma, ecco una carrellata dei videoclip musicali più famosi ed iconici della storia musicale:
Bohemian Rhapsody dei Queen: si tratta del primo vero e proprio tentativo di videoclip. Il video fa da apripista a molti futuri videoclip di altre band. Nel video vediamo immagini della band mentre suona, intervallate con effetti ottici molto particolari per l’epoca.
Thriller di Michael Jackson: il video del Re del Pop racconta una vera e propria storia horror vecchio stile. Fu il primo ad avere una vera e propria trama ed una coreografia che diventò così cult. Rimasti nella memoria di tutti ci sono proprio le coreografie presentate nel videoclip e la traumatizzante risata finale.
Video Killed The Radio Star dei The Buggles: primo videoclip musicale trasmesso su MTV. Il titolo è forse esplicativo di ciò che succede nel video, nel quale la televisione soppianta del tutto la radio, catturando l’attenzione del pubblico, il tutto in un’atmosfera futuristica tecnologica.
Take On Me degli A-Ah: datato 1985 è il video musicale che alterna la realtà, con immagini vere e sogno ed illusione con immagini in computer grafica ed illustrazioni.
Everybody dei Backstreet Boys: un salto negli anni Novanta per arrivare alla boyband più famosa della storia. Nel videoclip troviamo quasi tutti gli elementi fissi dei vecchi videoclip anni Settanta ed Ottanta: immagini della band, la scenografia, i costumi e la coreografia. Siamo quasi più vicini ad un “mini-film”.
Ed invece qual è il vostro videoclip musicale preferito?