Il diavoletto conquisterà San Pietroburgo?
Vi è un paese che sta già celebrando la sua partenza per il sogno mondiale a San Pietroburgo 2018,un piccolo paese che è invece centro dell’Unione Europea: stiamo parlando del Belgio.
Al terzo posto nella classifica FIFA, la nazione si vede già tra i papabile al titolo di Campioni del Mondo, e lo stadio Re Baldovino si tingerà di questo colore per salutare la squadra nazionale verso la Città degli Zar.
E quale occasione migliore se non la presentazione della mascotte del team: in una danza scenografica, l’uovo ha partorito il diavoletto danzante che accompagnerà, dal prossimo 14 giugno, i sogni e la fortuna non solo di questi ragazzi ma dell’intero Belgio.
Tutti tranne uno, Radja Nainggolan; il giocatore belga della Roma,infatti, non sarebbe stato convocato dal ct Martinez, che nella recente amichevole estiva con il Portogallo non è stato ben accolto dai tifosi belgi, che hanno tenuto a comunicare il loro malcontento per la mancata convocazione del giocatore.
Un paese unito nella diversità della sua triplice cultura (francese, tedesca e fiamminga); non sappiamo se il Re Filippo seguirà le partite ma un altro re, fittizio ma parte della cultura belga dei fumetti, Babar sarà la forza dei goal che attendono i Red Devils.
Già sembrerà una pacifica battaglia sportiva dove non sarà difficile immaginare il Manneken Pis sconfiggere ironicamente la squadra avversaria.
In quei giorni, Bruxelles non sarà solo la capitale del Belgio e dell’Unione Europea, ma dell’orgoglio calcistico in cui anche noi Italiani possiamo riconoscerci.
Il calcio avrà visto forse l’uscita dell’Italia ma può ancora meravigliarsi della posizione invidiabile di questa nazione chem nonostante i suoi 30.000 kmq può vantare dei campioni e una forza sportiva senza pari.
Ai Mondiali si vedrà se, sotto l’aquila a due teste Romanov, l’elefante africano delle ex colonie belghe potrà farsi onore fino alla corona del regno del calcio. VIVE LE BELGIQUE!!!!!!