Incontro – scontro tra religioni sulla nave divisa tra Africa ed Europa
Il Corano vieta la raffigurazione del Profeta Maometto mentre Gesù è sempre stato idealizzato dalla creatività degli autori dal medioevo ad oggi, ma tuttavia il messaggio che hanno lasciato fa capire perfettamente dove sono: sull’Aquarius, quella nave di immigrati rimasta in mezzo al mare tra Malta e il nord Africa.
Una nave che il governo della Spagna si è offerto di accogliere nel porto di Valencia.
Il calendario islamico parte da una fuga, quella del Profeta (Egira) dall’odio dei mercanti della Mecca.
Come lui, oggi, molti ragazzi, intere famiglie, sono costrette a lasciare le case e la loro stessa patria a causa di guerre o malattie. Sono i rifugiati che chiedono aiuto, mescolati in un insieme più vasto degli immigrati più o meno regolari.
Sull’Aquarius vi sono Maometto e il messaggio cristiano delle donne incinte che davanti al mare chiedono una vita serena in un mondo migliore.
Gli immigrati, soprattutto gli irregolari, non cercano forse la stessa necessità di queste persone ed anzi dovrebbero essere loro i primi ad aiutarle.
Si parla di Jihad indicandola solo come guerra santa, guerra inutile oltre che violenza crudele. In realtà la parola indica una lotta interiore, spirituale in ogni persona sia araba che cristiana verso il bene.
Il concetto errato di Guerra Santa è stata dettato dai califfi seguiti a Maometto per giustificare la sete di potere, come fu per papa Urbano II nel 1095.
Per tale gesto, San Giovanni Paolo II chiese perdono a nome della Chiesa il 12 marzo 2000.
A Siviglia la Giralda, minareto dal 1156 per poi divenire campanile nel XVI secolo incorporando le due religioni, possa suonare anche per loro la musica di speranza in un mondo migliore.
L’immigrazione incontrollata è paurosa, perchè rischia di nascondere ignobilmente questo problema.