“Mare, profumo di mare”
L’estate è ormai arrivata (anche se ancora non siamo al 21 giugno), ed è tempo di sole, mare, e per molte della famigerata “prova costume”, ma c’è anche chi dell’attività fisica non riesce proprio a farne a meno, neanche in vacanza: per tutti voi una buona soluzione si chiama beach running.
Correre in spiaggia: perchè fa così bene?
Fare del movimento in generale, si sa, fa bene alla salute e ci aiuta a mantenerci più energici e scattanti; in particolare la corsa mette in movimento praticamente tutti i muscoli del corpo e aiuta a bruciare calorie, riduce i livelli di stress e quindi ci fa dormire meglio, aumenta i livelli di buonumore, ci aiuta a combattere a prevenire il rischio di malattie cardiovascolari: insomma, i benefici che traiamo dal correre una o due orette al giorno al parco o sul marciapiede sono tanti, anche di più di quanto immaginiamo.
Ma quello che forse si conosce poco è che anche il luogo in cui pratichiamo attività fisica, in questo caso il running, può influenzare più o meno gli effetti a livello di salute.
Si è visto come il beach running, ossia praticare la corsa (o la camminata) sulla spiaggia, offra ulteriori benefici rispetto al normale running (o al walking) praticato nei parchi o sui marciapiedi: scopriamoli insieme.
Uno dei primi benefici lo si ha proprio a livello di corsa, in termini di velocità ed intensità.
Questo è dovuto alla maggiore consistenza al piede, che comporta di conseguenza un alleggerimento del lavoro di articolazioni e muscoli; l’importante è che, soprattutto se si è alle prime volte con il beach running, la sabbia sia bagnata.
Un alleggerimento del carico di lavoro di articolazioni e muscoli porta di conseguenza ad una diminuzione del rischio di infortuni a carico di tendini e legamenti : questo perchè correndo sulla sabbia, anche i più piccoli muscoli di caviglie, ginocchia e piedi vengono sollecitati a lavorare più duramente, e se l’allenamento è continuo, questo porta anche ad un loro rafforzamento, che aiuterà a prevenire le comuni lesioni che si verificano quando si corre nei parchi o in generale per strada.
Correre, ma anche solo camminare sulla sabbia ha senza dubbio un minor impatto rispetto a quando lo si fa su strada, in quanto fornisce una superficie più liscia.
Massima resa, con il minimo sforzo.
Se pensate che correre sulla sabbia, essendo meno faticoso, faccia bruciare meno calorie, vi sbagliate e di grosso anche.
Infatti correndo sulla spiaggia si brucia il grasso due volte più velocemente rispetto alla stessa attività svolta sul marciapiede o al parco. Quindi, se volete perdere peso in poco tempo, correre sulla spiaggia vi può aiutare.
Correre in libertà: alla scoperta del “barefoot”
Un’altra forma di beach running un pò più “naturale” è il cosiddetto barefoot termine inglese che letteralmente significa “a piedi nudi” : sì, correre (o camminare) sulla sabbia a piedi nudi.
Una pratica sportiva molto comune, che ha sì i suoi benefici, ma anche molte complicazioni: scopriamoli insieme.
Uno dei primi benefici del beach barefoot è senza dubbio dato dal fatto che la sabbia, essendo particolarmente instabile, va a stimolare con un massaggio plantare il nostro piede.
Questo provoca un riassorbimento del sangue che ristagna nella zona delle gambe e dei piedi, donando subito un senso di sollievo, la stanchezza diminuisce e ci sentiamo più in forma.
A questo vanno aggiunti i già citati benefici legati alla prevenzione di problematiche alle articolazioni e soprattutto alla colonna vertebrale, a vantaggio della nostra postura.
Si sa che camminare o correre scalzi nasconde sempre delle insidie (altrimenti perchè da piccoli le nostre mamme ci dicevano “non camminare scalzo/a in giardino…” ?), e questo vale anche se lo si fa in spiaggia.
- Aumento del rischio di tendiniti, in quanto l’indosso o meno di calzature da running influisce sul carico di stress al quale è sottoposto il piede
- Stress alla caviglia, anche se questo accade anche quando indossiamo le scarpe, se non siamo pratici e soprattutto se tendiamo a correre sulla sabbia asciutta.
- quantità maggiore di calorie bruciate
- tonificazione e rafforzare i muscoli delle gambe
- microesfoliazione alla pianta dei piedi data dai granelli di sabbia
- benessere per la mente e per l’umore
- arricchimento di vitamina D
Insomma, ci si rilassa camminando o correndo, si bruciano calorie e si prende pure la tintarella: che meraviglia questo beach running (o walking).
Ma una domanda sorge spontanea: quali sono le scarpe più adatte? Optate per le scarpe running minimaliste (note anche barefoot shoes), ossia scarpe a cui sono state tolte le strutture di sostegno al piede e finalizzate a rendere la corsa il più naturale possibile.
Inoltre con questa tipologia di scarpa il piede è libero, soprattutto nella zona delle dita che sono l’ultimo aggrappo a terra alla conclusione della fase di spinta.
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