Tutti ne abbiamo uno: un ricordo che ci tormenta dalla nostra infanzia, che segna quasi una spaccatura con l’età dell’innocenza. Ecco i dieci più grandi traumi cinematografici che hanno segnato la nostra infanzia.
I ragazzini di oggi sono tempestati da immagini crude e violente, trasmesse dai telegiornali, ma anche per la facilità con cui possono accedere alla rete sterminata di Internet.
I ragazzini di oggi non s’impressionano più per un po’ di sangue o per la morte di un personaggio, ciò che guardano è più crudo e violento, rispetto a ciò che era concesso ai ragazzini degli anni Ottanta o Novanta.
In passato la morte di un personaggio poteva segnare per giorni, forse anche per anni e rimanere una cicatrice indelebile nel corso degli anni.
Di questi momenti sono ricchi, soprattutto, i vecchi lungometraggi Disney: forse ci aspettavamo qualcosa di meno realistico e più “fatato”, forse è perché li guardavamo con gli occhi dell’innocenza.
Rimane il fatto che la grandiosa Disney rimane una delle maggiori fautrici di traumi infantili, ma non è la sola.
Vediamo una carrellata di traumi che ci hanno segnato per sempre.
IT (1990)
It è un romanzo di Stephen King del 1986 da cui è stata tratta l’omonima miniserie televisiva del 1990 diretta da Tommy Lee Wallace. Il romanzo è stato soggetto anche di un remake cinematografico più recente (del 2017).
Il protagonista è la malvagia creatura IT di origini aliene, che non ha una forma specifica, ma assume l’aspetto delle paure più profonde di ogni individuo. In molti casi lo vediamo con le vesti di Pennywise, il Clown Danzante.
Nonostante il remake del film sia stato fatto molto bene, niente potrà traumatizzarci tanto quando quel clown con l’aspetto inquietantemente innocuo che sbuca dai tombini ed uccide i bambini.
Nonostante non fosse un film per ragazzi, molti delle generazioni Ottanta e Novanta sono rimasti traumatizzati dalla creatura proveniente dall’universo inquietante di King.
La frase “Lo vuoi un palloncino?” ci farà sempre scattare dall’ansia.
Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988)
Film del 1988 diretto da Robert Zemeckis, passato alla storia per la combinazione di attori in carne ed ossa e personaggi di animazione appartenenti a vari studi (Warner Bros, Disney ed altri).
Uno dei più grossi traumi infantili della nostra vita è alla fine del film, quando il malvagio Giudice Morton, interpretato da Christopher Lloyd, rivela di essere un cartone animato e non umano. Per di più, il cartone animato ha ucciso il fratello dell’investigatore Eddie Valiant, protagonista della storia.
La rivelazione scioccante e quegli occhi rossi iniettati di sangue ci tormenteranno per tutta la vita.
Il gigante di ferro (1999)
Film d’animazione del 1999, diretto da Brad Bird e prodotto dalla Warner Bros.
Il film racconta le avventure di un bambino che scopre l’esistenza di un essere meccanizzato gigante. Il bambino fa amicizia col robot gigantesco, inizialmente costruito per motivi bellici, ma egli sacrifica la propria vita per salvare la cittadina in pericolo. Il suo saluto commuove gli spettatori, con una frase che rimarrà nel cuore di tutti i bambini: “Come Superman”.
Un film che scalda i cuori e che ci regala un momento di tristezza che ricorderemo per sempre.
La storia infinita (1984)
“La storia infinita” è un film fantastico del 1984, diretto da Wolfgang Petersen e basato sull’omonimo libro di Michael Ende.
Il protagonista Atreyu (interpretato da Noah Hathaway) deve attraversare le paludi della tristezza per riuscire a salvare la principessa ed è accompagnato dal suo fedele amico Artax, il suo cavallo, con cui ha sempre avuto un legame speciale. L’animale, però, viene inghiottito dalla palude e si lascia affogare, mentre il ragazzo cerca inutilmente di salvarlo.
La morte di Artax lascia in lacrime il suo padrone ed anche tutti gli spettatori.
Bambi (1942)
Sappiamo che la Disney non disdegna far fare una brutta fine ai genitori dei protagonisti ed un esempio lo vediamo in uno suoi dei primi lungometraggi.
Il protagonista è Bambi, un piccolo cervo dalla coda bianca. Bambi e sua madre sono in fuga da un branco di cacciatori che vogliono ucciderli, mentre lui riesce a mettersi in salvo in mezzo alle radici, da lontano si sente uno sparo che colpisce sua madre. Inutile la sua ricerca, la madre viene portata via dai cacciatori.
Una delle cattiverie più grandi per mano della Disney che lascia i piccoli spettatori impietriti davanti alla Tv.
E.T. l’extra-terrestre (1982)
È un film di fantascienza del 1982 diretto da Steven Spielberg. È un cult del cinema moderno, uno dei primi a mostrarci il legame fra umani ed extraterrestri.
Nel film un gruppo di bambini fa amicizia con un extraterrestre, non facendosi spaventare dal suo aspetto insolito e si affezionano ai suoi occhioni dolci e alla sua tenerezza.
Il piccolo extraterrestre muore, per poi resuscitare, ma il trauma della sua morte è ben visibile negli occhi della disperatissima Gertie (interpretata da Drew Barrymore) e negli occhi di noi telespettatori.
Papà ho trovato un amico (1991)
È un film del 1991 diretto da Howard Zieff e racconta l’amicizia tra la piccola Vera, orfana di madre dalla nascita e segnata dalla malattia della nonna che l’aveva cresciuta e Thomas, il suo migliore amico e suo unico confidente.
Le premesse sicuramente non sono le più allegre, ma il colpo di grazia viene dato quando uno sciame di api assale il piccolo Thomas, affetto da gravi allergie, che lo ucciderà.
La scena finale in cui Vera dice addio al suo amico al suo capezzale è straziante.
Dumbo (1941)
Dumbo è un film della Disney del 1941 nel quale il protagonista è un piccolo elefante che viene ridicolizzato per via delle sue grandi orecchie (che alla fine riuscirà ad usare per volare).
Già il bullismo perpetrato sul piccolo elefantino e la sua separazione della madre sono scene molto forti, ma il culmine si raggiunge quando Dumbo si ubriaca bevendo da un secchio in cui è caduta, inconsapevolmente, una bottiglia di champagne. Durante la sbornia, il piccolo elefante inizia a vedere dei grossi ed inquietanti elefanti rosa che si materializzano dalle bolle di champagne e che poi iniziano ad assumere le forme più strane, il tutto, accompagnato da una canzone che fa rabbrividire.
Una scena che in pochi si saranno dimenticati e che ancora popola gli incubi di molti.
X-Files
X-Files è una serie statunitense ideata da Chris Carter, andata in onda dal 1993 fino al 2002 e ripresa nel 2016. Racconta di due agenti dell’FBI, Fox Mulder e Dana Scully, alle prese con casi di natura paranormale, ricchi di creature leggendarie, mutazioni genetiche e percezioni extrasensoriali.
Di certo fu una serie di successo, la cui visione, però, era poco adatta ai bambini.
Ma il grande successo che l’accompagnò non fece sfuggire alle orecchie di telespettatori poco adatte la sua sigla, che ha fatto rabbrividire chiunque l’ascoltasse.
https://www.youtube.com/watch?v=Vpqffgak7To
Il Re Leone (1994)
Per ultimo, forse il trauma più grande che tutti noi bambini abbiamo dovuto vivere.
Il Re Leone è un film del 1994 prodotto dalla Disney, forse il più bel lungometraggio della casa d’animazione.
Il protagonista è il piccolo Simba, figlio di Mufasa il quale è capo del branco dei leoni e Re della savana.
Come già detto, la Disney non si fa remore ad uccidere i membri della famiglia dei protagonisti: Mufasa, in una morte che possiamo considerare shakesperiana, viene ucciso da una mandria di bufali aizzata da suo fratello Scar, geloso del suo potere, sotto gli occhi di Simba.
Lo straziante momento in cui Simba raggiunge finalmente il padre e cerca di farlo alzare, dicendogli disperato “Papà, alzati” è uno dei momenti più terribili della Disney e della nostra infanzia, in cui sentiamo nettamente il rumore dei nostri cuori spezzarsi.