Alla scoperta del “borgo francese di Maria Maddalena”
“Quando ero piccolo abitavo in una casa antica, e la leggenda raccontava che c’era un tesoro nascosto. Naturalmente nessuno ha mai potuto scoprirlo, nè forse l’ha mai cercato. Eppure incantava tutta la casa. La mia casa nascondeva un segreto nel fondo del suo cuore…”
Sono frasi tratte dal Piccolo Principe, capolavoro di Antoine de Saint Exupery. Si riferisce ad un borgo francese, Rennes le Château, divenuto famoso per la cosiddetta scoperta di Sauniere, un tempo parroco di Santa Maria Maddalena.
Si diceva che Gesù si sarebbe rifugiato qui con la Maddalena dando origine alla stirpe Merovingia di cui la chiesa del paese avrebbe celato i segreti. Tuttavia le cose non stanno proprio così.
Tale “scoperta” è solo una trappola per far soldi ma non ha nulla a che vedere con il vero tesoro del paese francese.
Del resto, a che serve una storia tanto inverosimile quando, a sole tre ore di distanza, la Santa Vergine apparsa a Santa Bernadette garantisce una vita migliore a molti pellegrini afflitti da malattie più o meno gravi, soprattutto all’apparato motorio.
Che tesoro si cela, quindi, sotto Rennes le Château? Oro? Documenti su Gesù? Nulla di tutto questo.
Gesù comunque è artefice di quanto si trova qui, come altrove: già Giovanni Pascoli aveva avuto l’idea di esplorare la letteratura in maniera diversa con la sua dialettica del Fanciullino.
Antoine, dal canto suo, ha ideato l’immagine stessa di chi viene al mondo per esplorarlo, farsi delle domande elaborando, in maniera immaginaria, le sue risposte personali.
Il verde dei Pirenei e l’atmosfera di quella casa e della sua infanzia lo hanno portato a questo successo che è il vero tesoro celato tra le mura di Rennes le Château.
Un altro romanzo di Dan Brown, un film di Ron Haward?
No, se vuoi vivere, vedere, questo mistero, circondati dall’incanto de Le Petit Prince di un aviere francese della II Guerra Mondiale: Antoine de Saint Exupery.
Vive la France.
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