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Maturità 2018: addio al quizzone. Dove andrà a finire la cultura?

Dove andrà a finire la cultura?

In questi giorni si vive una rivoluzione destinata a diventare oggetto di critica per qualche ex studente: si parla del quizzone, terza prova scritta degli esami di maturità, in cui i docenti possono capire qual è il livello di conoscenza  degli allievi in diverse materie.

Fonte: Ansa.it

È un test che mette a dura prova gli studenti perchè implica studio, impegno, sacrifici personali, ma è tuttavia necessario al raggiungimento di un traguardo utile e assai importante.

A partire dal prossimo anno il quizzone non sarà più previsto tra le prove scritte della maturità e questa può essere considerata una vittoria inutile per gli studenti più sfaticati, studenti che in questo modo saranno giustificati a impegnarsi meno nello studio in quanto privi di questo spauracchio didattico.

Questa scelta segna la fine dello stesso esame di maturità “vecchia maniera”, introdotto dalla riforma Berlinguer alla fine degli anni ’90, in quanto non si avrà più modo di conoscere il livello d’apprendimento in tutte le materie.

Perchè preoccuparsi visto che lo stesso mondo del lavoro sembra poco per i nostri giovani, i futuri italiani?

In Italia vi sono infatti molte aziende alla ricerca di nuovo personale, artigianato e ristorazione in primo luogo.

Tuttavia vengono snobbati dai fans di concerti rock, talent show o reality come Grande Fratello o Temptation Island che con questo comportamento rischiano di fermare un Paese. Una scena questa che grida vendetta, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale. Colpa della televisione che allontana le giovani generazioni dalle occupazioni.

Fonte: Avvenire

Un tempo, forse, si aspettavano gli immigranti, ma ora la pacchia è finita in quanto si renderà necessario un maggior impegno giovanile in quei lavori dove operavano i rifugiati.

La fine di Grande Fratello e gli altri “reality” ?

Arriverà molto presto, state tranquilli, per il bene dei nostri ragazzi e dell’Italia intera.

Anche, se il ministro dell’interno Di Maio si è mosso solo per un lavoro: stiamo parlando di quello, sottopagato, del food delivery.

SITOGRAFIA:

www.ansa.it

www.affaritaliani.it/maturita

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